Fano, 24 agosto 2024 – “C’è una moria di cozze su tutte le scogliere comprese tra il ponte Metauro e il porto di Fano”. Lo segnala preoccupato Mauro Del Vecchio, arzillo pensionato 76enne di Calcinelli, che tutte le mattine viene a Fano per fare una nuotata. “Nuoto a ridosso delle scogliere - racconta - e vedo sempre queste belle cozze attaccate agli scogli, sia in superficie che sotto il pelo dell’acqua. Oggi non c’erano più: giusto qualcuna aperta al sole. Le altre erano tutte sparite. Non so se il fatto sia dovuto alle alte temperature o da qualche inquinamento”.
L’esperto esclude l’ipotesi inquinamento ma non avalla neppure pienamente quella dell’alta temperatura del mare. Per la capitaneria di porto (che però non ha ricevuto ancora nessuna segnalazione ufficiale in merito) potrebbe trattarsi invece di pesca di frodo. E ricorda che la raccolta non è un’attività consentita.
“Non possono essere sparite tutte - sottolinea il professor Corrado Piccinetti, già responsabile scientifico del Laboratorio di Biologia Marina -, ci vuole una mareggiata fortissima per spostarle, cosa che in queste ore non è avvenuta. Le cozze morte si aprono ma restano attaccate lì”. Normalmente i mitili riescono a resistere per qualche ora al sole, quando la marea si abbassa e restano esposte.
“Le temperature elevate per un lungo periodo possono averle stressate e sono morte – prosegue Piccinetti –, ma questo vale per la parte superficiale. Non credo che quelle sott’acqua possano morire tutte solo per un problema di temperature elevate. Tanto più che solo in superficie la temperatura dell’acqua raggiunge 28/30 gradi. Sotto è più bassa”.
Piccinetti esclude invece che il fenomeno segnalato possa essere riferito alla presenza delle mucillaggini in Adriatico.
“Il muco non fa male alle cozze, è una sostanza organica che per loro è nutrimento: filtrando, può essere che si sporchino un pochetto ma in genere non muoiono per le mucillaggini”. Escluso completamente, invece, lo spettro dell’inquinamento del mare. “L’inquinamento avrebbe tutta una serie di altri effetti anche per tutti gli organismi che stanno tra scogliera e la riva, che invece vivono”.