Slot manomesse con il ’pesciolino’

Tre a giudizio per furto aggravato: potevano giocare all’infinito

Volevano "vincere facile" ma sono stati arrestati e ora sono sotto processo per furto aggravato. Si tratta di tre romeni che, con la "tecnica del pesciolino", un’unica medaglietta metallica assicurata con un filo, potevano giocare all’infinito nelle slot machine di un locale di Fano, o almeno fino alla vincita. E’ il caso di cui si è discusso ieri in tribunale a Pesaro: i tre erano stati arrestati a fine aprile e ieri si è svolta l’udienza successiva alla convalida dopo aver concesso i termini alla difesa. In pratica i tre si erano organizzati così: uno giocava inserendo il "pesciolino" nella fessura per le monete, di fatto bloccando il meccanismo e potendo giocare ripetutamente senza necessità di utilizzare monete; gli altri due facevano il palo. Beccati e finiti sotto processo: per due di loro è stato chiesto il rito abbreviato, il terzo ha risarcito con mille euro.