di Tiziana Petrelli
L’attesa è finita. Uscirà domenica nei cinema fanesi (ma al momento non è stata ancora resa nota la programmazione) "Carnevale di Fano - Il film", il documentario realizzato dal regista Andrea Lodovichetti assieme ai colleghi Luca Caprara e Nicola Nicoletti. Una narrazione cinematografica corredata da racconti e suggestioni, rafforzate dalle musiche originali composte, orchestrate e dirette dal musicista Francesco Montesi. Un film corale per una produzione interamente Made in Marche, che si è avvalsa della collaborazione di tantissimi professionisti marchigiani del settore, ma anche di tanti cittadini fanesi che hanno tirato fuori da polverosi sottotetti e umide cantine tantissimo materiale di famiglia riguardante la propria esperienza al Carnevale di Fano, bello da vedere e dolce da gustare dal 1347.
"Il 26 ottobre scorso abbiamo presentato questo progetto all’interno del Festival del Cinema di Roma - spiega Lodovichetti - negli spazi dedicati ad ‘Alice nella città’ (sezione autonoma e parallela del Festival, ndr) in collaborazione con Marche Film Commission. Abbiamo presentato il docufilm attraverso un filmato fatto apposta per l’occasione: 8 minuti che raccontavano l’idea, l’anima, l’intento e l’identità del film. In quell’occasione il film è stato accolto bene e mi ha fatto molto piacere". Nessuno, a parte i tre autori, ha ancora visto il risultato di un lavoro che è durato un anno. "Io l’ho visto un miliardo di volte - prosegue Lodovichetti -. Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato un lavoro estremamente complicato. E come autori abbiamo sentito forte il senso di responsabilità. Oggi siamo assolutamente soddisfatti del lavoro fatto, nella misura in cui dalla partenza, esattamente come era stato per PescAmare, non avevamo nessuna presunzione di esaustività. Non possiamo raccontare 700 anni di storia con un docufilm di un’ora e 40 minuti. Abbiamo dato una nostra lettura di quello che è il carnevale".
Una lettura destinata ad un pubblico internazionale. "Questo docufilm deve essere un volano promozionale per la città, culturale e di attrattiva turistica - sottolinea Lodovichetti che in concomitanza con le sfilate dell’edizione 2025 incomincerà ad inviare questo lavoro, finanziato con fondi europei e regionali dal Comune di Fano e l’Ente Carnevalesca, ai Festival internazionali -. Certamente non è uno spot pubblicitario perché è un film con tutti i crismi di una pellicola cinematografica, ma sarà una promozione eccezionale per l’evento Carnevale di Fano". La narrazione parte dai tre autori allo stesso tempo bambini e adulti. "Come chiave di interpretazione per il pubblico che il nostro Carnevale non lo conosce - conclude Lodovichetti - ci siamo inventati, unendo vari linguaggi, una finzione totale: un mondo in cui le maschere esistono davvero. Da lì ogni anno El Vulòn viene a Fano per fare il suo lavoro di maschera ufficiale. Qui incontra un bambino, che non sa nulla del Carnevale, e allora decide di farsi accompagnare nel suo percorso lavorativo per mostrarglielo dall’interno". In questa cornice si innestano testimonianze, interviste e filmati inediti uniti da un pizzico di "magia" ovvero il coinvolgimento di un’intera città che si identifica con il suo Carnevale.