REDAZIONE FANO

Servirono tonno sapendo che era scaduto: "Risarcimento e scuse alle clienti intossicate"

Ristoratori condannati per servire tonno scaduto a tre clienti, causando intossicazione grave. Giudice impone risarcimento e scuse, decisione rinviata.

Servirono tonno sapendo che era scaduto: "Risarcimento e scuse alle clienti intossicate"

Intossicazione alimentare (archivio)

Dovranno risarcire pagando alcune migliaia di euro e chiedere scusa. Avevano servito tonno scaduto che provocò un’intossicazione a tre clienti del ristorante. E’ quanto ha stabilito ieri mattina il giudice monocratico che per il momento non ha concesso la messa alla prova nei confronti dei due ristoratori di un locale del lido. Almeno fino a quando non constaterà da parte loro un sincero pentimento e non avrà la sicurezza che il fatto non si ripeta.

A settembre di due anni fa in quel ristorante, tre ragazze, assistite dall’avvocato Francesco Coli, mangiarono una tartare di tonno e si sentirono male. I sanitari diagnosticarono loro una pericolosa intossicazione alimentare perché il tonno, come ammesso dai titolari e scritto in fattura, doveva essere consumato entro il 27 agosto mentre loro l’avevano servito il 3 settembre. Conteneva una pericolosa sostanza che le aveva causato la cosiddetta "sindrome sgombroide". E il caso era finito in tribunale. Il giudice ieri ha rinviato la decisione relativa all’estinzione del reato di lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. I difensori avevano chiesto la messa alla prova, ossia lo svolgimento di lavori socialmente utili al cui esito positivo il reato andrebbe estinto. Ma per il momento niente da fare. Decisione rinviata al 4 marzo. A sentirsi male erano state tre studentesse tra i 23 e i 26 anni, una residente a Saltara e le altre a Fano. Erano a cena con una comitiva ma a sentirsi male erano state solo loro dopo aver consumato quel piatto. Erano andate subito al pronto soccorso con tremore, eruzione cutanea, chiazze nelle gambe e una di loro anche nausea. Erano state poi ricoverate in Cardiologia perché la tossina ingerita avrebbe potuto anche danneggiare il cuore.

ant.mar.