di Sandro Franceschetti
Ci sono la riduzione del rischio idraulico, con salvaguardia del corso d’acqua e dei territori che attraversa, e la valorizzazione ambientale a fini turistici, con focus specifico sulla ‘foresta fossile’, tra gli obiettivi prioritari del ‘contratto del fiume Cesano’, che su input del sindaco di Monte Porzio Marco Moscatelli verrà ripreso in mano e sviluppato. "Dopo l’inizio del percorso tra il 2020 e il 2021, che aveva condotto alla costituzione del Comitato di fiume, con Comune capofila Mondolfo e la partecipazione degli altri 14 enti locali sia del versante pesarese che anconetano – evidenzia proprio Moscatelli – l’iter ha subito un’interruzione e ora ho chiesto di riprenderne le fila, organizzando un primo incontro per il 27 novembre che coinvolgerà i comuni del lato Pesaro-Urbino".
Il neo primo cittadino (è stato eletto a giugno) prosegue: "Abbiamo già parlato anche con l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi e il mio auspicio è che possa nascere in tempi brevi un progetto concreto, con le necessarie risorse economiche, mediante anche il contributo degli Aato 1 e 2, che consenta, innanzitutto, visti i fenomeni atmosferici sempre più estremi, di mettere in sicurezza l’alveo del fiume, a salvaguardia, in primis, dei territori più vulnerabili, come quelli di Pergola e Frontone, gravemente colpiti dall’alluvione del settembre 2022. Occorrono lavori idraulici che rimettano il fiume nel suo alveo naturale e sino in grado di ripristinare situazioni d sicurezza, dopodiché dovremo sviluppare insieme proposte turistiche eco-compatibili, con la realizzazione di percorsi ciclopedonali collegati tra loro e la valorizzazione delle aree verdi che costeggiano il Cesano".
Per quanto riguarda il tratto che attraversa il territorio di Monte Porzio, Moscatelli rivela "l’obiettivo del Comune di prendere in carico lo spazio demaniale dei due parchi esistenti lungo il fiume (uno in corrispondenza della frazione di Castelvecchio e l’altro all’altezza del capoluogo) per curarne direttamente la manutenzione e i percorsi esistenti e per valorizzare la foresta fossile con i reperti della distesa di conifere che era presente lungo il corso del fiume oltre 40mila anni fa". Moscatelli conclude: "Promuovere adeguatamente l’ecosistema attuale e la storia di quello di decine di millenni orsono, e mettere in sicurezza il nostro amato Cesano, oltre che il territorio che lo ospita, è un obiettivo prioritario, che deve vedere in campo, insieme, tutti i comuni della vallata".