Il suo addio alla vita ha voluto scriverlo in inglese. Poche parole su un foglietto per spiegare ai famigliari le sue tragiche volontà. Ma anche per chiedere scusa per il dolore che la sua scelta ha provocato. Sono stati i suoi genitori e la sua sorellina, l’ultimo pensiero del 16enne studente di un liceo di Fano che nel tardo pomeriggio dell’altro ieri è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione nel centro storico della città.
A fare la scoperta, sono stati gli stessi famigliari. Ma ancora non si potrà celebrare il funerale. Il pm di turno Silvia Cecchi ha infatti disposto l’autopsia per fare piena luce sulle cause di un gesto impossibile da comprendere. La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto non solo i suoi parenti, ma l’intera comunità. La città e la scuola vogliono poter stringersi attorno alla famiglia per sostenerli in questo dolore. Gli uomini del commissariato di Fano, coordinati dalla procura, stanno invece cercando di capire quale sia stata la causa scatenante di quel gesto. Non si esclude nessuna ipotesi.
Sembra che il 16enne stesse passando un periodo difficile, legato anche alla delicata età dell’adolescenza. La situazione è però precipitata l’altro giorno, quando, il giovane ha approfittato dell’assenza dei famigliari per mettere in atto il suo gesto estremo. Oggi, nel liceo che il giovane frequentava, insegnanti e dirigenza hanno deciso di organizzare un momento di incontro con gli studenti per metterli al corrente dell’accaduto cercando di aiutarli a elaborare il lutto ma anche evitando loro, il più possibile, traumi psicologici.
e. ros.