MARCO D’ERRICO
Cronaca

Scomparsa nel nulla: si teme per una 80enne. Sommozzatori e ricerche imponenti

La pensionata Liliana Scarpetti, originaria di Barchi ma residente a Fano, venerdì sera ha lasciato la sua Fiat 600 alla foce del Metauro

Le forze schierate e la Fiat della donna

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Fano, 23 marzo 2025 – Ha lasciato la sua Fiat 600 alla foce del Metauro, lungo la stradina che porta al campeggio, parcheggiata poco prima del ponte ferroviario. Prima di abbandonarla, venerdì sera, ha fatto inversione e l’ha parcheggiata col muso verso l’Adriatica, come se dovesse ritornare poco dopo. Ha persino avuto l’accortezza di lasciarla in sosta non davanti a un accesso per mezzi agricoli, protetto da una sbarra, ma un paio di metri più in avanti, in modo da non intralciare i trattori. Poi è sparita nel nulla.

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Si tratta di Liliana Scarpetti, 80 anni, originaria di Barchi ma residente a Fano. Il gesto estremo oppure un’incidente, dovuto alla perdita di orientamento, sono tra le ipotesi più probabili formulate dagli investigatori, anche se la posizione della vettura fa pensare ad altro. Risulta difatti singolare che l’auto si trovi pronta per imboccare la via del ritorno, se la pensionata avesse avuto in mente un tragitto di sola andata. Lungo gli argini del fiume non vi sarebbe nessuna traccia, né effetto personale della donna, così come nessuna impronta è stata trovata nell’argilla della sponda a ridosso della stradina che porta alla foce del Metauro. Sul posto un imponente schieramento di uomini e mezzi, tra pompieri, carabinieri, polizia locale, Guardia costiera. I sommozzatori dei vigili del fuoco, ieri fino al tardo pomeriggio, hanno scandagliato in lungo e in largo l’ultimo tratto del fiume, dove sfocia nell’Adriatico, immergendosi nel fondale fangoso. In mare, mentre un elicottero sorvolava la costa fino a 5 miglia al largo, i militari della Guardia costiera hanno perlustrato lo specchio d’acqua prospicente la foce con le motovedette. Nessuna traccia. Tantomeno, sono giunte segnalazioni di avvistamenti dalla zona, in questo periodo deserta, a parte il lato di Baia Metauro, frequentato da pescatori e persone che fanno scorrazzare i loro cani.

Le ricerche si sono concentrate soprattutto vicino alla vettura, dove sono fitti canneti e sterpaglie, specie sul lato tra il ponte Metauro e quello della ferrovia. Non è difatti escluso che la donna si sia addentrata proprio in quel terreno paludoso e impervio, prossimo al corso d’acqua, rimanendo poi intrappolata nell’oscurità, per poi essere risucchiata e trascinata dal fiume verso il mare. Se invece la pensionata avesse imboccato la stradina lungo la quale è arrivata in auto, sarebbe arrivata alla Statale, dove probabilmente sarebbe stata notata dagli automobilisti di passaggio. Una possibilità, questa, che lascerebbe ben sperare in un diverso epilogo.