di Antonella Marchionni
Trasportava 38 chili di hashish nel bagagliaio. E che non si trattava di 38 chili di lavanda si sentiva dall’odore. Se ne sono accorti gli agenti della polizia stradale di Fano quando, venerdì pomeriggio, hanno intercettato lungo l’A14 un’auto lanciata a tutta velocità con tre persone a bordo. Erano diretti da Milano a Bari e gli agenti, insospettiti dall’andatura troppo spedita e anche dalla targa straniera, hanno intimato al guidatore di rallentare e uscire al casello di Fano.
"Patente e libretto". E’ stata la richiesta degli agenti che, vista l’espressione agitata dipinta sul volto del conducente, hanno deciso di andare più a fondo facendo aprire il bagagliaio. Nascosti in due borsoni e avvolti dal cellophane c’erano 43 involucri per un totale di oltre 38 chili di hashish. Una quantità tale da far scattare le manette per tutti e tre i viaggiatori. Lui, il conducente, è un 28enne pugliese con precedenti penali, dipendente di una ditta di impianti fotovoltaici. Le due compagne di viaggio, incensurate, anche loro pugliesi, hanno entrambe 49 anni e hanno riferito agli agenti e al gip davanti al quale ieri mattina si è svolta l’udienza di convalida, che non si erano accorte di nulla. Le due donne hanno detto di aver fatto tutto il viaggio con i finestrini abbassati e di aver fumato molto. E che comunque il forte odore dei sedili in pelle dell’auto presa a noleggio a Bitonto era sufficiente a mascherare quello dell’hashish nel bagagliaio.
Entrambe hanno detto di non sapere nulla del reale motivo del viaggio e di aver seguito il 28enne a Milano che aveva detto loro di doversi recare nel capoluogo lombardo per motivi di lavoro. Hanno approfittato di un passaggio per fare un giro nella metropoli offrendogli un cambio alla guida in caso di stanchezza. Gli agenti hanno sequestrato la droga, due cellulari e un biglietto autostradale con entrata da Milano. Il gip ieri ha convalidato l’arresto per tutti e tre, assistiti dall’avvocato Marco Notarangelo, ma ha scarcerato le due donne senza applicazione di alcuna misura cautelare. Per il 28enne, invece, il giudice ha disposto la custodia in carcere a Villa Fastiggi con l’accusa di spaccio con l’aggravante dell’ingente quantità.