Il gruppo consiliare di minoranza ‘Uniti per San Costanzo’ è critico nei confronti del sindaco Domenico Carbone per la scelta operata dal primo cittadino e dalla sua squadra di stralciare dal piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione del centro sociale in località Solfanuccio. Struttura che sarebbe dovuta sorgere al posto delle ex scuole demolite nel 2019, a fianco della pista polivalente. Gli esponenti di opposizione Milena Volpe, Omari Ciani e Lorenzo Gambioli, attaccano: "Eliminare dal programma triennale un’opera così importante è una decisione politica sbagliata. Nessuna pista polivalente nel nostro territorio comunale ha a disposizione una struttura limitrofa che permetta ai ragazzi di fermarsi al chiuso dopo aver giocato nella superficie esterna e dunque si sarebbe realizzato un servizio unico. I giovani che si fermano sono giovani con i quali poter dialogare e costruire idee e iniziative. Questa struttura rappresenterebbe un’opportunità e un patrimonio importantissimo per tutta la collettività, per la sua funzione sociale e aggregativa".
Secondo i componenti di ‘Uniti per San Costanzo’ (che è la compagine che ha guidato il Comune fino all’appuntamento con le urne dell’8 e 9 giugno) le risorse non erano e non sono certo un problema: "Alla conclusione del precedente mandato abbiamo lasciato un avanzo di amministrazione di 500mila euro, attestando la solidità economica del nostro Ente, che permetteva di accedere a finanziamenti dalla Cassa depositi e prestiti. E avevamo già ottenuto anche una risposta positiva per la copertura economica del centro sociale di Solfanuccio. Per questo, riteniamo infondata la necessità di cancellare la realizzazione di tale struttura per liberare risorse da destinare alla costruzione dell’asilo nido. La solidità economica del nostro ente è tale che avrebbe permesso di mantenere il progetto nel programma triennale, rinviandolo eventualmente ad annualità successive. In definitiva – concludono Milena Volpe e i suoi colleghi Omar Ciani e Lorenzo Gambioli –, consideriamo la decisione assunta dai consiglieri di maggioranza, a sostegno del sindaco Carbone e della sua giunta, faziosa e priva di visione strategica".
Sandro Franceschetti