
Si è spento giovedì all’età di 79 vinto da una fulminante malattia Franco Beltrami (nella foto), enologo e ristoratore fanese. Questa mattina alle 10 l’ultimo saluto nella chiesa di Santa Maria Goretti a Sant’Orso, quartiere in cui lui e la moglie Paola Paradisi (che nel marzo scorso l’ha preceduto nell’aldilà) erano un’istituzione, per essere stati i titolari e gestori dello storico ristorantino "Le Rose" che non è più riuscito ad aprire dopo la scomparsa di Paola, anche per le difficoltà in cui è stato messo il settore a causa del Covid e della crisi economica.
"Negli ultimi tempi io e papà ci stavamo organizzando per riaprire - ci ha raccontato ieri tra le lacrime la figlia Martina - poi è capitata tra capo e collo questa cosa.
Se ne è andato in una settimana per una malattia gravissima che non gli ha lasciato scampo. Stamattina (ieri, ndr) abbiamo dovuto già chiudere la bara perché non era il caso di tenerlo esposto. L’ultimo saluto per chi vorrà accompagnare papà in questo ultimo viaggio sarà domani (oggi, ndr) nella chiesa di Sant’Orso".
Il mondo della ristorazione fanese è così in lutto per la perdita di un pezzo di storia dell’enogastronomia della città. "Da quando si sono sposati nel 1975 - racconta Martina - i miei genitori hanno sempre gestito insieme il ristorante di famiglia. In realtà prima del loro matrimonio il ristorantino le Rose non era altro che il bar Paradisi, inaugurato nel 1968, il bar del quartiere Sant’Orso non ancora così popoloso come oggi. Poi babbo e mamma hanno deciso di trasformarlo in un piccolo ristorante, una trattoria nel senso che la cucina era quella della tradizione ma con un servizio un po’ più simile ad un ristorante. Papà infatti lavorava in questo ambiente, per 50 anni ha fatto il rappresentante di vini, nella ristorazione lo conoscevano tutti. Anche tra i clienti era molto stimato, tutti si fermavano a parlare con lui perché era un pacioccone. Benvoluto da tutti". Tra le persone che lo ricordano, anche l’ex assessore allo Sport e alla Cultura del Comune di Fano Caterina del Bianco, che abita a pochi passi dal ristorantino.
"Quello era un locale amato da tanti fanesi e non solo, per qualità del cibo e l’accoglienza familiare. Franco sapeva unire il buon vino al buon cibo e aveva sempre una parola giusta per i suoi clienti. Amava informarsi e leggeva tanto di politica ed attualità, spesso ci confrontavamo sui temi della città".
Tiziana Petrelli