"Ricchi e poveri tassati uguale"

Mondolfo, Tonelli accusa: "Stessa aliquota per redditi da 10mila o 100mila euro. Bocciata l’esenzione fino a 15mila"

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"In questo periodo di grosse difficoltà per tante famiglie, la maggioranza di Mondolfo ha bocciato la nostra proposta che prevedeva l’innalzamento della soglia di esenzione dall’addizionale Irpef dagli attuali 10mila a 15mila euro". E’ quanto evidenzia il consigliere di minoranza Alessandro Tonelli, che nella seduta del civico consesso di lunedì sera ha votato, unitamente ai propri colleghi di opposizione, contro al bilancio di previsione 2022, approvato con il ‘sì’ compatto della squadra guidata dal sindaco Barbieri. Sempre a proposito di addizionale Irpef, Alessandro Tonelli, dottore commercialista, alla prima esperienza consiliare, rimarca: "Va anche detto che qui a Mondolfo dal 2019 l’aliquota è al massimo consentito dalla legge: vale a dire allo 0,8% e, inoltre, che è unica per tutte le fasce di reddito e quest’ultimo aspetto lascia molto perplessi. E’ giusto che chi dichiara 100mila euro paghi la stessa aliquota di chi ha un reddito di 13mila? Noi riteniamo di no e facciamo rilevare che anche la Costituzione prevede che l’incidenza delle imposte debba crescere con il reddito. Sempre sulle tasse – prosegue il consigliere – non bisogna dimenticare che da noi anche l’Imu è fissata alle aliquote massime".

Puntualizzati questi aspetti, Tonelli aggiunge: "Nel presentare il bilancio la maggioranza ha lamentato la riduzione delle entrate dovute all’azzeramento del ‘fondone’ che il governo centrale aveva garantito nei due anni scorsi per contrastare gli effetti economici della pandemia. Ma tirare in ballo le riduzioni delle entrate in questo momento in cui l’Unione Europea ha messo a disposizione degli enti locali dai 30 ai 50 miliardi con il Next Generation mi sembra fuori luogo. Per altro, per deformazione professionale sono andato ad analizzare i numeri e dalla pagina 95 del Dup, il documento unico di programmazione, si evince che a Mondolfo le entrate correnti (trasferimenti da Stato e Regione, tributi e vendite di beni e servizi) dal 2019 al 2022 sono aumentate costantemente, passando da 11milioni e 363mila ai 12milioni e 866mila di quest’anno. Oltre un milione e mezzo di incremento e, in quest’ambito, più di 500mila euro negli ultimi due anni sono scaturiti dalle entrate tributarie. Quindi – conclude Tonelli –, le possibilità di ridurre almeno l’incidenza dell’addizionale Irpef sui cittadini che a causa del loro basso reddito sono i più colpiti dall’inflazione c’erano tutte".

Sandro Franceschetti