ANNA MARCHETTI
Cronaca

Rebus atti aziendali, . Minardi e Ruggeri critici. Spunta un primario in più

Un primario per ogni punto nascita. Uno a Pesaro e uno a Fano, oltre ovviamente a quello di Urbino. E’...

Un primario per ogni punto nascita. Uno a Pesaro e uno a Fano, oltre ovviamente a quello di Urbino. E’ una delle novità contenute negli atti aziendali, che hanno evidentemente voluto accontentare un po’ tutti. "L’ultimo tassello del percorso di riforma del Servizio sanitario regionale è stato portato a compimento con gli atti aziendali, che non venivano redatti da circa un ventennio". E’ quanto sostenuto ieri in consiglio regionale dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. "L’altro ieri – ha ricordato – si è svolta la conferenza dei sindaci dell’Ast di Pesaro Urbino alla quale seguiranno gli incontri di presentazione dell’atto aziendale alle organizzazioni sindacali e per la prima volta alle associazioni dei consumatori. Un confronto a 360 gradi a testimonianza di un percorso di concertazione, trasparenza e democrazia". E ancora Saltamartini: "Anche nel 2024 saremo confermati tra le cinque regioni benchmark, godendo per questo di un fondo premiale che ci consentirà di andare avanti nel processo riformatore sel Servizio sanitario".

Per il consigliere regionale Renato Claudio Minardi (Pd), però, "a due anni e mezzo dalla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, la Ast 1 resta ancora priva dell’atto aziendale, e quindi di fatto impossibilitata a programmare servizi e risorse. Il sistema sanitario è in fibrillazione ed a pagarne le conseguenze sono i cittadini, con disservizi e lunghi tempi di attesa". Minardi s’interroga anche sulle prospettive del Santa Croce: "Classificato come struttura di I livello, ma non si conoscono ancora le specialistiche, l’entità del personale assegnato e il numero di posti letto". "Senza atti aziendali – incalza la capogruppo in consiglio regionale di M5S, Marta Ruggeri – la riforma sanitaria è zoppa, i ritardi sono inaccettabili e stanno creando incertezze e difficoltà per il corretto funzionamento del sistema sanitario. Occorre ricordare che questa giunta governa ormai da oltre 4 anni e certe mancanze non sono più giustificabili né tollerabili. Questi ritardi creano incertezza tra i professionisti del settore sanitario e compromettono la continuità e l’efficienza dei servizi destinati ai cittadini".