ANNA MARCHETTI
Cronaca

Quando Fano era la Conchiglia dell’Adriatico. Una mostra svela usi e soprattutto costumi

Nuovo progetto dell’Ecomuseo di Metaurilia sulla moda balneare a cavallo tra i due secoli all’ex canonica accanto all’albergo Torrette

Nuovo progetto dell’Ecomuseo di Metaurilia sulla moda balneare a cavallo tra i due secoli all’ex canonica accanto all’albergo Torrette

Nuovo progetto dell’Ecomuseo di Metaurilia sulla moda balneare a cavallo tra i due secoli all’ex canonica accanto all’albergo Torrette

Raccontare la moda dei bagni al mare tra Ottocento e Novecento, con curiosità sulla "Conchiglia dell’Adriatico", gli alberghi fanesi (Stabilimento Bagni Lido, Terme di Carignano e Albergo Torrette), le spiagge separate tra uomini e donne e l’evoluzione degli outfit balneari: è il nuovo progetto dell’Ecomuseo di Metaurilia che prende forma con una mostra nell’ex canonica adiacente all’albergo Torrette e un seminario alla Memo in programma venerdì alle 17, con la partecipazione di Pia Miccoli, Ester Capuzzo, Franca Del Pozzo, Luciana Agostinelli, Raffaella Manna e Maura Garofoli. La mostra sarà inaugurata sabato alle 11 e si potrà visitare tutti i sabati e nei giorni festivi dalle 16 alle 18. La mostra anticiperà di una settimana la IV Festa del Cavolo in programma a Metaurilia il 12-13 aprile. Ieri l’anteprima del progetto a cui ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Lucia Tarsi.

"Negli anni ‘30 del secolo scorso – spiega Pia Miccoli, urbanista e responsabile scientifico dell’Ecomuseo Metaurilia Orto di Mare – la nostra città era conosciuta come la ‘Conchiglia dell’Adriatico’ perché, a differenza di Rimini, Pesaro e Senigallia che disponevano di chilometri di spiaggia, Fano aveva puntato solo su 450 metri di spiaggia al Lido, dei quali utilizzava solo la parte considerata più accessibile (250 metri). Non sfruttata turisticamente, almeno fino al secondo dopoguerra, la spiaggia di Sassonia allora conosciuta come Sottomonte. Nel 1919 ci fu il tentativo di costruire un albergo anche a Sottomonte, attraverso la costituzione di un comitato pronto ad investire dei fondi. Il progetto, però, non andò a buon fine perchè si rivelò estremamente costoso portare la sabbia in una spiaggia di ghiaia. Per un secolo i sassi sono stati un vero e proprio deterrente allo sviluppo turistico di Sassonia. La sola ‘Conchiglia’ non poteva essere competitiva e già gli osservatori dell’epoca avevano individuato come una debolezza la mancanza di un albergo adeguato".

Nel 1931, il giornalista Ulderico Tegani, inviato dal Touring Club a descrivere le spiagge dell’Adriatico, così parlava di Fano: "Possiede una copiosa dotazione di requisiti favorevoli: bella è la città, deliziosa la spiaggia, ottimo il clima, ameni i dintorni. Che più? Ah sì, le manca – ed essa par lo riconosce – quello che si chiama un vero grande albergo. Ma non detto che quello che non si è ancor fatto non si debba e non si possa fare. Fano avrà tosto o tardi il suo degno albergo e sarà esso, per la gentil proda marchigiana, il risorto Tempio della Fortuna". Miccoli ricorda che, nel dopoguerra, a comprendere il potenziale turististico di Torrette non fu un fanese, bensì un milanese: "Comprò la terra e fece una grande pubblicità a Milano per la vendita delle case a Torrette. Così come a trasformare il maniero di Torrette in albergo fu una società bolognese che capì la potenzialità di quella spiaggia, lunga e profonda".

La mostra sarà anche l’occasione per capire l’evoluzione dei costumi da bagno. Una ricerca storico culturale condotta dalla giornalista Maura Garofoli racconta l’organizzazione delle spiagge tra fine ’800 e inizi ‘900, con la rigida divisione tra uomini e donne, e i costumi da bagno femminili che non lasciavano scoperta nessuna parte del corpo. "Non si poteva mostrare neppure un centimetro di pelle – fa notare Garofoli – e i costumi erano di lana e non di cotone per non evidenziare le curve delle signore". E ancora: "Dalle singole cabine innalzate sull’acqua le bagnanti, attraverso una scaletta, scendevano in acqua e si muovevano in spazi di mare ben delimitati". Insomma, la mostra accompagnerà il visitatore attraverso un viaggio per comprendere usi e, soprattutto... costumi della dimensione balneare fanese a cavallo tra due secoli.