TIZIANA PETRELLI
Cronaca

“I 50 posti letto previsti per l’ospedale di Fano restano qui”

L’assessore regionale Saltamartini, in visita in città, rassicura: “È già deciso. E l’atto aziendale di Ast arriverà entro settembre”

In merito alle sale operatorie, Carelli (Ast) parla di "riduzione normale, d’estate"

In merito alle sale operatorie, Carelli (Ast) parla di “riduzione normale, d’estate”

Fano, 2 agosto 2024 – I 50 posti letto di Ortopedia protesica, l’atto aziendale che l’Ast Pesaro e Urbino deve ancora presentare, a un anno e mezzo dall’incorporazione al proprio interno di Marche Nord, la chiusura estiva delle sale operatorie di Fano e la proposta della Fondazione Carifano di realizzare una struttura protetta, convenzionata, per i malati di Alzheimer.

Dopo le ultime polemiche e discussioni in Consiglio comunale, hanno voluto far chiarezza sui temi scottanti della Sanità fanese l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e il direttore generale dell’Ast, Alberto Carelli. “I 50 posti letto previsti per Fano nel Piano socio sanitario - ha detto Saltamartini - rimangono a Fano. È scritto già nero su bianco. Finché il Consiglio regionale delle Marche non cambierà il Piano, i 50 posti letto resteranno a Fano e possiamo mettere la parola fine alla discussione”.

Nel chiarirlo, però, l’assessore non ha mai fatto riferimento alla loro destinazione all’Ortopedia protesica. Sollecitato, ha aggiunto: “È risibile che in una provincia come Pesaro e Urbino ci siano solo 24 posti di ortopedia e infatti c’è grande mobilitazione verso l’Emilia Romagna. Ma attendo l’atto aziendale che il dottor Carelli dovrà presentarci entro settembre, perché è quello che stabilisce quanti posti servano alle varie unità operative e la concentrazione di posti che deve essere fatta. Ma Fano avrà tutti i 50 posti”.

Nessuna anticipazione a riguardo dal direttore generale, che spiega: “L’atto aziendale è già stato delineato dalla direzione. Ora stiamo convocando tutti i responsabili dei servizi per condividere con loro quella che potrebbe essere l’ossatura della nuova organizzazione. Un’organizzazione che cambia completamente. Avremo delle novità per Fano, separata dall’organizzazione di Pesaro, ma sempre in rete e integrata. E novità per Pergola e Urbino”.

Sui posti letto: “Io sto agli atti e gli atti dicono che 50 posti di Ortopedia protesica stanno a Fano. Ma l’Ortopedia fa parte dell’area chirurgica. Quindi, fermo restando la volontà di potenziare Ortopedia, perché necessario, vedremo se utilizzarli tutti lì”.

Infine una replica alle preoccupazioni espresse dal consigliere comunale del Pd, Cesare Magalotti (primario del reparto di Senologia) in Consiglio, sulla riduzione dell’attività delle sale operatorie al Santa Croce: “Le sale operatorie avranno tutte una riduzione, come è sempre stato in questo periodo”.

La presenza di Saltamartini ieri a Fano non era prevista. L’ha spiegata però lui stesso poco dopo. “Nell’ultimo Consiglio regionale è andato in onda un dibattito surreale. È stato Giuliano Amato nel 1992 a fare la riforma che ha equiparato la sanità pubblica a un’azienda privata, affidando i poteri organizzativi interamente ai dirigenti che devono ragionare in termini di bilancio. C’è qualcosa che non va se per curare qualcuno bisogna guardare prima al costo. C’è qualcosa da cambiare, ma non può farlo la Regione. Intanto però le notizie positive sono che la Finanziaria ha aumentato il Fondo sanitario nazionale del 19%; che da gennaio potremo assumere il 15% di personale in più e chi fa prestazioni aggiuntive non viene più tassato al 43% ma al 15”. Porte chiuse invece per RSA, RP e centri Alzheimer. “In questo momento non posso dar risposte alla Fondazione Carifano - ha concluso l’assessore, in riferimento ai 40 posti letto convenzionati richiesti - perché l’Ast ci deve dare prima la Programmazione del fabbisogno, se dobbiamo metterci le risorse”.