ANNA MARCHETTI
Cronaca

"Polo logistico ovunque. Ma non a Chiaruccia"

I residenti incontrano il sindaco e propongono Torno, che però non è pubblica. Serfilippi promette un vincolo per bloccare insediamenti futuri ma non basta.

I cittadini discutono davanti alla mappa dell’area di Chiaruccia

I cittadini discutono davanti alla mappa dell’area di Chiaruccia

"Spostate il polo logistico alimentare in un sito alternativo, diverso da Chiaruccia". E’ quanto hanno ribadito il comitato Chiaruccia - Tre Ponti e i residenti di Chiaruccia Verde al sindaco Luca Serfilippi, al vice sindaco Loretta Manocchi e all’assessore Alberto Santorelli che ieri pomeriggio li hanno incontrati poco prima dell’inizio del consiglio comunale convocato per le 19.

Saltata la manifestazione in piazza XX Settembre, a causa della pioggia, i residenti si sono confrontati, nella sala della Concordia, con gli amministratori. Come alternativa all’area di Chiaruccia, qualcuno tra il pubblico ha proposto i terreni in zona Torno che, però, non essendo di proprietà pubblica non possono essere oggetto della permuta a cui punta il Comune per entrare in possesso dell’ex zuccherificio con l’obiettivo di realizzarci palazzetto dello sport, albergo con 100 camere e residenze per housing sociale.

A nulla è valso l’impegno del primo cittadino di prevedere nel Prg "un vincolo per l’area di Chiaruccia che non consenta negli anni l’insediamento di altre attività industriali". I cittadini del polo logistico alimentare non ne vogliono sapere. "Molto meglio – hanno affermato alcuni di loro – il palazzetto dello sport che certamente inquina meno del polo logistico, a differenza di quanto sostiene il sindaco".

I residenti denunciano l’eccessiva fretta con cui l’amministrazione ha portato avanti l’iter della permuta tra l’ex zuccherificio di proprietà dei privati (società Cittadella Srl degli imprenditori Paci e Andrea) e l’area pubblica di Chiaruccia, senza confrontarsi con la città e in particolare con i quartieri più direttamente interessati: Chiaruccia, Rosciano, Bellocchi e Sant’Orso "che in linea d’aria – ha fatto notare qualcuno – dista 500 metri".

E ancora: "Vi siete obbligati nei confronti del privato ad accettare le stime della Agenzie delle Entrate". Il riferimento è alla delibera in votazione ieri sera in consiglio comunale che dà al sindaco il mandato a firmare l’accordo con i privati per affidare all’Agenzia delle Entrate la stima dei terreni oggetto della permuta.

Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, la seduta si è sciolta per l’avvio del consiglio comunale. Alcuni esponenti del comitato hanno seguito il consiglio per assistere in diretta alla discussione sul polo logistico alimentare.