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Pesce Azzurro, crollano gli introiti: è crisi

L’amministratore Marco Pezzolesi annuncia che la società ha dovuto chiedere un prestito alle banche. In ballo ci sono 150 posti di lavoro

Marco Pezzolesi

Fano (Pesaro e Urbino), 9 giugno 2020 - "Stiamo alla finestra altri 15 giorni, dopodiché decidiamo se chiudere tutte le sedi del Pesce Azzurro delle Marche, centralizzare la cucina e quindi lavorare magari solo con l’asporto", dice Marco Pezzolesi amministratore della nota catena di ristoranti che oltre alla sede storica sul lungomare della città, ha ‘filiali’ anche a Senigallia e San Benedetto nelle Marche, e quindi sedi anche a Cattolica e Rimini "mentre con Milano Marittima abbiamo deciso di non aprire quest’anno". Per questo brand della ristorazione che l’anno scorso ha fatturato poco meno di 10 milioni e con 150 dipendenti, la stagione si sta aprendo molto male. "Nella sede storica cittadina siamo passati da 800 coperti a 320 e soprattutto siamo penalizzati da una fatto".

Quale? "La regione Marche è l’unica che ha imposto l’obbligo della prenotazione mentre in tutte le altre regioni è solamente consigliata. Questo fattore, soprattutto nel weekend ci penalizza perché la gente arriva. Per cui abbiamo dovuto assumere 7 persone e organizzare un call center proprio per questo obbligo, che in Romagna non abbiamo".

Ma la gente viene? "Le do solamente un dato, che è questo: lo scorso anno per il 2 giugno abbiamo toccato il record di coperti in una sola giornata: nel nostro ristorante cittadino abbiamo fatto 2.700 coperti in un giorno contro i 500 di quest’anno". Un Pezzolesi scoraggiato per come stanno andando le cose "anche perché non abbiamo nemmeno un aiuto per quello che riguarda gli affitti e questo perché i contributi vanno solamente alle società che arrivano a 5 milioni di fatturato, mentre noi lo scorso anno abbiamo sfiorato i 10".

Però avete aumentato il costo di un pasto... "Sì, siamo passati dai 13 euro dello scorso anno a 14. Ma noi possiamo mantenere questi costi se lavoriamo sulle grandi quantità. Tenga conto che tutto il sistema Pesce Azzurro lo scorso anno ha distribuito 700mila pasti. Abbiamo deciso di riaprire per la clientela ed anche per i dipendenti, ma in queste condizioni è durissima tanto che abbiamo già contattato un gruppo di banche per ottenere un linea di finaziamento di oltre un milione di euro. E pensare – continua – che avevamo iniziato bene perché a gennaio e febbraio i nostri numeri erano in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa pandemia ci sta distruggendo. Adesso vediamo... se le cose continuano così ci vedremo costretti a chiudere Fano, Senigallia e San Bendetto, accentrare le cucine e lavorare magari solo per l’asporto. Aspettando che tutto passi...".

m.g.