Un evento che ha portato a Palazzo Bracci Pagani visitatori dall’Italia e dall’estero, ma anche artisti contemporanei ed editori stranieri: nessuno ha voluto perdere l’occasione di visitare la mostra “In volo con Licini. Un angelo verrà a prendermi“, che si è conclusa qualche giorno fa e con la quale la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ha celebrato uno dei principali artisti italiani del ‘900, riconosciuto a livello internazionale.
"L’ultimo giorno – fa presente il presidente della Fondazione Giorgio Gragnola – abbiamo ricevuto anche la visita del vescovo Andrea Andreozzi". "Nei tre mesi della mostra (dal 26 luglio al 27 ottobre 2024)– aggiunge Carlo Bruscia ideatore dell’evento curato e presentato da Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno – è stato un succedersi di personaggi di rilievo dell’arte contemporanea italiana, come Enzo Cucchi della transavanguardia, Omar Galliani della nuova figurazione, Carlo Fusca della nuova maniera italiana, l’editore svizzero del maestro Dino Gavina, e tantissimi esperti, galleristi, collezionisti e artisti di tutta Italia".
Ha voluto conoscere dal vivo l’opera di Licini il cantante urbinate Raphael Gualazzi e sempre da Urbino sono arrivati gli studenti de La Scuola del Libro che si sono aggiunti ai numerosi giovani entrati a Palazzo Bracci Pagani per scoprire l’artista marchigiano. "Abbiamo avuto – spiega Bruscia – visitatori perfino dalla Francia e dall’Inghilterra: è stata una mostra visitata dall’Europa".
Non sono mancati interi pullman da Osimo, da Macerata e da Monte Vidon Corrado, paese d’origine di Licini, così come è arrivata gente da Bologna, Reggio Emilia, Parma e Padova che si è aggiunta ai visitatori fanesi e pesaresi. Bruscia fa sapere di essere riuscito "a far vedere la mostra a tutti coloro che hanno fatto richiesta perché ho assicurato l’ingresso anche al di fuori dei giorni e degli orari di visita".
“In volo con Licini“ è una mostra che, per la sua organizzazione, ha richiesto 4 anni di lavoro ma alla fine "abbiamo rivalutato – commenta Bruscia – un grande personaggio di valore internazionale avvicinando alla sua arte anche chi non lo conosceva". Fondamentale è stata la disponibilità degli eredi e la collaborazione con il professor Papetti e con Daniela Simoni, direttrice della casa museo di Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado e al Mart di Rovereto, grazie alla disponibilità del presidente Vittorio Sgarbi e del vice, l’artista Silvio Cattani.
"La mostra dedicata a Licini, artista di livello internazionale, che nel 1958 ottenne il Gran premio internazionale per la pittura alla Biennale di Venezia, – fa presente il presidente Gragnola – è l’ultima, in ordine di tempo, di una serie di personali dedicate ai maestri marchigiani". Nonostante l’evento si sia concluso solo da qualche giorno, in Fondazione si sta già lavorando al prossimo appuntamento da organizzare a Palazzo Bracci Pagani e che si potrebbe inaugurare prima di Natale. Intanto va avanti fino al 2 febbraio 2025 a Palazzo Corbelli la mostra “Impressionisti e grafica verso la modernità“, curata dal professor Rodolfo Battistini e da Luigi Benelli, "Anche questa inaugurazione – conclude il presidente Gragnola – è stata motivo di grande soddisfazione. E’ la terza che la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano è riuscita a organizzare in questo 2024. Prima c’è stata “Novecento nella collezione di Elio Giuliani“ durata fino a Pasqua, poi quella di Licini che si è conclusa il 27 ottobre ed ora è quella in corso a Palazzo Corbelli. Mostra che ci ha offerto l’opportunità di riaprire alla città lo spazio espositivo dello storico palazzo di via Arco d’Augusto, ex sede del circolo cittadino. Riapertura resa possibile grazie alla collaborazione di Crédit Agricole Italia, che ne ha la proprietà, e che ha messo lo spazio a disposizione della Fondazione attraverso un comodato di durata illimitata". Due sedi importanti che offriranno l’opportunità di organizzare a Fano tantissimi altri prestigiosi eventi.