
La piazzetta dell’aggressione
"Servono provvedimenti di ordine pubblico per riportare tranquillità e sicurezza al Lido". Partita la raccolta firme a sostegno dell’esposto, che i residenti del Lido vorrebbero inviare al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Pesaro. Un’iniziativa decisa dopo il grave episodio dell’aggressione di sabato scorso ai danni di alcuni adolescenti, con uno di loro colpito con un pugno ad un occhio dove ha riportato importanti lesioni interne. I residenti denunciano "il comportamento aggressivo, violento e fuori controllo di un gruppo di giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni che da tempo, ogni fine settimana, si riunisce al Lido tra via Trieste, viale Cairoli e via dello Squero". Nell’esposto si fa presente che tali giovani si "assembrano in mezzo alle vie con atteggiamenti aggressivi e intimidatori nei confronti di residenti e passanti. Insultano e minacciano chi li riprende o li segnala alle autorità competenti".
A questo si aggiungono "schiamazzi ed urla, accensione di petardi (con grave pericolo in caso di presenza di auto elettriche), deiezioni umane, campanelli delle abitazioni suonati in continuazione fino al mattino, motorini strombazzanti che procedono ad alta velocità". I residenti chiedono "il rispetto della legge e della pubblica sicurezza, oltre alle telecamere nelle aree più critiche". Il sindaco Luca Serfilippi afferma "di non aver ricevuto specifiche segnalazioni sul Lido durante l’inverno, diversa la situazione di quest’estate in via dello Squero dove siamo intervenuti diverse volte". Dall’opposizione, il consigliere comunale di In Comune, Samuele Mascarin, ricorda all’attuale giunta che "la sicurezza non si garantisce con proclami o slogan elettorali. E’ un tema complicato che necessità di politiche concrete, investimenti nei presidi sociali e un maggiore impegno nella prevenzione. Un tema che richiede anche di battere i famosi ‘pugni’ sui tavoli giusti, quelli che teoricamente dovrebbero essere più accessibili secondo la tanto decantata ‘filiera istituzionale’ che vede la Destra gestire il Paese, la Regione e la città ma che non sta portando ai risultati sbandierati in campagna elettorale a partire dall’organico sottodimensionato delle nostre forze dell’ordine. Ci chiediamo: quali misure ha messo in atto questa amministrazione per garantire maggiore sicurezza ai cittadini? Quali risorse sono state destinate al rafforzamento della presenza sul territorio di forze dell’ordine e degli operatori sociali?". La risposta arriva dal consigliere comunale Davide Pieretti con delega alle Nuove Generazioni. "Il Servizio sociale di Ambito – fa sapere – ha potenziato il gruppo di operatori già attivo, con l’obiettivo di intercettare i luoghi e i giovani a rischio, proponendo percorsi di aggregazione positiva. La vera chiave per prevenire il disagio giovanile è offrire opportunità e spazi dedicati. Ne è una dimostrazione l’esperienza di S. Orso, dove la collaborazione tra famiglie, scuola, oratorio e servizio sociale ha permesso di recuperare un contesto di vivibilità e socialità. Un modello replicato alla Rocca Malatestiana, dove sono state organizzate attività musicali e tecnologiche per coinvolgere i ragazzi in maniera costruttiva".
E ancora Pieretti: "Il problema è la mancanza a Fano di spazi per i giovani che non hanno luoghi dove esprimersi, sviluppare i propri talenti o semplicemente socializzare, su questo che stiamo lavorando".