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Paura in spiaggia a Fano: partoriente con le doglie viene soccorsa sotto l’ombrellone

La corsa in ospedale al Santa Croce con ingresso diretto nel reparto di Ostetricia. Non è chiaro poi se la giovane donna abbia partorito. I sanitari di Ginecologia non hanno confermato la nascita

Operatori del 118 durante il soccorso: l’ambulanza parcheggiata al di là della ferrovia in attesa di caricare la partoriente con le doglie all’altezza del sottopasso n.5

Operatori del 118 durante il soccorso: l’ambulanza parcheggiata al di là della ferrovia in attesa di caricare la partoriente con le doglie all’altezza del sottopasso n.5

Fano, 5 agosto 2024 – Era andata al mare ieri pomeriggio ai bagni n.5 tra Gimarra e Fosso Sejore. Ma c’era un particolare: la donna era incinta forse tra l’ottavo e nono mese di gravidanza. E infatti, alle 17.45, è arrivata la chiamata di soccorso al 118 per portare assistenza ad una donna che poteva partorire anche spiaggia. Così si sono precipitati sul posto sia un’ambulanza via terra da Fano sia da mare, con la idroambulanza chiamata Nettuno della croce rossa.

Al momento dell’arrivo, la donna, sui trent’anni, italiana, appariva molto provata e sofferente in preda alle contrazioni tanto che il bambino rischiava di nascere sotto l’ombrellone.

Essendo la zona di spiaggia libera con accesso non semplice dovendo passare sotto la ferrovia, anche il soccorso ha richiesto particolari accortezze seppur la fretta di portare la donna in ospedale era d’obbligo.

Finalmente la partoriente è stata caricata nell’ambulanza e portata al Santa Croce di Fano per esser poi trasferita direttamente nel reparto di Ostetricia. Non è chiaro, almeno fino a sera, se la donna ha poi partorito oppure se si è trattato di uno spasmo o contrazione che non necessariamente portava ad un immediato parto.

Dal reparto di Ostetricia del Santa Croce non è stata fornita nessuna conferma della nascita: “Noi non siamo autorizzati a parlare” .

Eppure, al momento del soccorso in spiaggia, moltissima gente era davvero spaventata dall’eventualità che la donna potesse partorire sotto l’ombrellone con tutti i rischi potenziali anche se in presenza di personale sanitario specializzato arrivato nel giro di qualche minuto sia via mare che da terra.