Caos autovelox. "La Corte di Cassazione ha stabilito che l’utilizzo di apparecchi non omologati è illegittimo: in Veneto una importante associazione sta denunciando penalmente sindaci e prefetti che continuano ad usarli". Così l’avvocato Luca Rodolfo Paolini, ex parlamentare della Lega, risponde al sindaco Luca Serfilippi convinto della regolarità delle multe elevate dagli impianti di Metaurilia e Cuccurano, autorizzati ma non omologati. A sostegno delle proprie affermazioni il primo cittadino cita la sentenza del Tribunale di Bari che equipara gli apparecchi autorizzati a quelli omologati. Paolini, però, ricorda che "la Cassazione, organo di rango superiore, dice il contrario, quindi la sentenza di Bari, portata ad esempio, potrebbe essere impugnata e cancellata. Inoltre, essendo una sentenza di Tribunale, sarà sicuramente l’appello a una sentenza antecedente del Giudice di pace ed è impossibile che faccia riferimento all’ordinanza della Cassazione del 29 febbraio 2024".
Sulla sentenza di Bari interviene anche Globo Consumatori, associazione nazionale consumatori specializzata nel rispetto delle norme del codice della strada, che deposita ogni anno circa 10mila ricorsi con una percentuale di accoglimento del 97%. "In Italia – afferma il presidente Mario Gatto, che è anche consulente della Commissione Trasporti della Camera - esistono tre gradi di giudizio, ultimo dei quali è la Cassazione. Il suo giudizio non può essere sovrastato da un tribunale ordinario. Tra l’altro una recentissima sentenza del Tribunale di Torino contrasta quella di Bari, quindi non ci resta che fidarci della Cassazione". Paolini interviene anche sullo spegnimento e la riaccensione degli autovelox su cui, con un’interrogazione, ha chiesto chiarimenti il consigliere d’opposizione Samuele Mascarin: "L’amministrazione ha comunicato lo spegnimento ma mai la data di riaccensione. Sicchè tanta gente, convinta che gli impianti fossero spenti, è stata più rilassata e si è beccata multe cocenti per violazioni ridicole. In due casi che sto seguendo parliamo di folli velocità, 61 e 65 km/h (che se perderemo costeranno 200 euro e 3 punti sulla patente) in un tratto dove non c’è un elevato tasso di incidenti: negli ultimi 5-6 anni sarebbe accaduto un solo mortale, dovuto a un errore di calcolo del conducente. Mentre la direttiva Minniti impone che le macchinette siano collocate solo dove c’è un ‘elevato tasso di incidentalità dovuto alla velocità’". E ancora Paolini a Mascarin: "Queste cose accadevano già quando era in carica la precedente amministrazione e quindi anche lui. Perché non ha affrontato prima il tema? Come pure ricordo che la ex assessora Cucchiarini aveva detto che 50 km/h a Metaurilia, davanti al Centro Scarpa, erano una velocità troppo bassa e che si sarebbe attivata per portare il limite almeno a 60. Cosa che non risulta abbia fatto".
Anna Marchetti