"I 50 posti letto assegnati genericamente da una precedente delibera all’ortopedia, rimarranno nella disponibilità dell’ospedale di Fano". Lo assicura l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che lunedì è intervenuto in consiglio regionale per ribadire l’impegno della Regione a investire "sul Santa Croce e su tutta la sanità della provincia di Pesaro e Urbino". A sollevare il tema del futuro dell’ospedale fanese e dei 50 posti letto è stata l’interrogazione della capogruppo di M5S, Marta Ruggeri che accusa la Regione di operazioni "tutto fumo e niente arrosto. Come ormai di consuetudine le risposte dell’assessore Saltamartini sono sempre più evasive, tipico di chi è già in campagna elettorale". Ruggeri continua a chiedersi: "I 50 posti letto di ortopedia promessi a Fano saranno veramente attivati nel nostro ospedale o piuttosto si pensa di attivarne di convenzionati (il riferimento è alla clinica di Carignano ndr)? Inoltre, la separazione tra ortopedia traumatologica e programmata tra l’ospedale di Pesaro e Fano sarà realizzata? Occorre chiarezza organizzativa".
Quanto all’allarme lanciato dal primario di Senologia Cesare Magalotti sulla chiusura delle sale operatorie nel periodo estivo, di cui hanno chiesto conto sia Ruggeri che Minardi del Pd, l’assessore ha replicato: "Non c’è stata nessuna chiusura a Fano, ma solo una rimodulazione dei servizi nel solo periodo estivo per consentire al personale di fare le ferie. Stiamo investendo su Fano e su tutta la sanità della provincia. Stiamo potenziando i servizi con nuove assunzioni di personale: è stato indetto il concorso per 3 posti in Anestesia e Rianimazione, di cui 2 unità a Pesaro/Fano e 1 a Urbino". Ne sono scaturite "2 graduatorie: una dei medici specialisti nella quale si sono collocati 2 candidati; una dei medici in formazione nella quale si sono collocati 16 candidati. Sono stati reclutati ed hanno sottoscritto il contratto 5 medici ed è in corso il reclutamento di una sesta unità". Saltamartini spiega inoltre che "i 50 posti letto assegnati genericamente da una precedente delibera alla rete ortopedica, dovranno rimanere incardinati nella disponibilità dell’ospedale di Fano per garantire risposte al territorio e contenere la mobilità passiva".