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Nuova Federiciana: il Comune di Fano cerca fondi dalla Regione Marche per realizzare la biblioteca

Il sindaco di Fano chiede alla Regione Marche 3 milioni di euro per completare la nuova biblioteca progettata da Mario Cucinella.

Il sindaco di Fano chiede alla Regione Marche 3 milioni di euro per completare la nuova biblioteca progettata da Mario Cucinella.

Il sindaco di Fano chiede alla Regione Marche 3 milioni di euro per completare la nuova biblioteca progettata da Mario Cucinella.

di Anna Marchetti

Per la nuova Federiciana il Comune di Fano è pronto a sottoscrivere un mutuo da 5 milioni di euro ma senza l’aiuto della Regione Marche l’opera non si potrà mai realizzare. Per questo il sindaco Luca Serfilippi rivolge un appello al presidente Francesco Acquaroli affinché stanzi i 3 milioni di euro mancanti. "So che ha a cuore il rilancio di Fano – afferma il primo cittadino – gli faccio presente che la biblioteca di Mario Cucinella è un treno internazionale che non possiamo permetterci di perdere".

Sindaco, se la Regione non risponderà al suo appello, lei dovrà dire addio alla nuova Federiciana (costo previsto oltre 10,5 milioni di euro), restituire i 2,5 milioni di euro di fondi Pnrr e mettere in un cassetto il progetto dell’architetto Cucinella (che sta realizzando l’Expo di Osaka) finanziato con 400mila euro dalla famiglia Montanari.

"Noi l’opera la vogliamo realizzare, per questo mi appello al presidente Acquaroli perché colga l’occasione. La priorità è appaltare i lavori entro l’anno per non perdere i 2 milioni 500mila euro del Ministero della Cultura (fondi Pnrr ndr) con il quale abbiamo un accordo perché rimangano ancora nella nostra disponibilità".

Il tempo è strettissimo? "Sì, perchè dobbiamo indire la gara d’appalto quest’anno altrimenti perdiamo i fondi Pnrr".

Se il Comune accende un mutuo da 5 milioni di euro per la Federiciana, le altre opere (palazzetto dello sport, palestra all’ex Mattatoio, lungomare di Sassonia) che fine faranno? "C’è spazio per tutto. Al momento la nostra intenzione è di finanziare la Federiciana nel 2025, per il prossimo anno vedremo, forse la palestra all’ex mattatoio (4-5 milioni di euro ndr) potrebbe avere una progettazione più veloce rispetto ad opere più complesse. Le risorse arriveranno dall’avanzo d’amministrazione che si dovrebbe aggirare intorno ai 10 milioni di euro. Ovviamente ci vorrà più tempo sia per la progettazione del lungomare di Sassonia sia per il nuovo palazzetto dello sport perché la precedente amministrazione non ci ha lasciato nulla".

Sindaco, per la Federiciana sta cercando di far funzionare la ‘filiera istituzionale’? "La nuova biblioteca sarebbe un patrimonio per l’intera regione, un simbolo di eccellenza e innovazione che proietterebbe le Marche in una scena internazionale. Insieme, possiamo realizzare questo sogno e dare a Fano un’opera che lascerà il segno".

Secondo l’ex sindaco Seri quei 3 milioni di euro la Regione era già pronto a darli alla precedente giunta... "Lei mi parla di Seri che non aveva previsto nessuna copertura finanziaria per la nuova Federiciana. Se oggi possiamo parlare di un progetto esecutivo firmato dall’architetto Cucinella, lo dobbiamo al generoso contributo economico della famiglia Montanari. Seri e la sua giunta non avevano predisposto alcun piano per trovare le risorse e trasformare quel progetto in realtà. Un immobilismo assoluto, noi siamo diversi e crediamo che tale progetto meriti rispetto, soprattutto verso la famiglia Montanari".

In maggioranza tutti d’accordo, compresa la Lega? "La volontà di tutti è di portare avanti l’opera in maniera responsabile e concreta, la nuova Federiciana è un’opportunità unica per Fano in quanto le permetterebbe di fare un salto di qualità culturale e turistico".

La Federiciana, come sottolineato in precedenza dalla bibliotecaria Antonella Agnoli, "non è una semplice biblioteca ma la rigenerazione di una parte di centro storico a cui si aggiunge la straordinaria coincidenza di un progetto redatto dall’architetto Cucinella che ha realizzato il Padiglione Italia di Osaka 2025 ispirato alla Città Ideale di Urbino. Se si riuscisse ad avviare il percorso, l’opera potrebbe oltrepassare i confini dell’Italia per arrivare in Giappone".