
Sopralluogo alla discarica di Barchi degli esponenti di Europa Verde
"Terre Roveresche dovrà diventare un modello virtuoso di gestione dei rifiuti". E’ quanto propone Europa Verde dopo il sopralluogo di ieri pomeriggio nella discarica di Barchi, chiusa nel 2014 e che ad oggi non ha ancora operato il capping (las ’tappatura’) e la bonifica post mortem per i quali serviranno diversi milioni di euro. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli e i rappresentanti del comitato "No Biodigestore" Mauro Biagioli, Alfredo Sadori, Sonia Battistini e Michele Tomasetti. Sulle autorizzazioni della Provincia per l’avvio dei lavori del biodigestore da parte dei privati, il parlamentare Francesco Borrelli presenterà una interrogazione alla Camera dei Deputati per verificare la correttezza dell’iter e degli atti procedurali viste le ripetute contestazioni da parte dell’Amministrazione comunale e del comitato. "Lavoreremo – ha dichiarato Sabrina Santelli, coportavoce di Europa Verde Marche – per risolvere una volta per tutte le questioni ambientali che attanagliano questa comunità. Ci impegneremo per sostenere un progetto esecutivo di bonifica della ex discarica e trovare una soluzione sul progetto del biodigestore".
La proposta è quella di dare vita ad "un tavolo operativo tra comune impresa e comitati". Sostanzialmente l’idea potrebbe essere quella di creare un biodigestore e un impianto di riutilizzo del materiale riciclato (vetro, alluminio, plastica) ad uso esclusivo del territorio comunale. "Terre Roveresche – spiega Carrabs, membro della direzione nazionale di Europa Verde – è un comune con una altissima percentuale di raccolta differenziata e per questo si potrebbe pensare ad impianti innovativi per chiudere il ciclo dei rifiuti. Questa soluzione potrebbe risolvere sia il problema del sovradimensionamento dell’attuale biodigestore sia della sua collocazione. Si potrebbe pensare a una collaborazione pubblico-privata o a una gestione in capo al Comune per dare vita a un modello virtuoso dei rifiuti che se funziona a Torre Roveresche si può replicare anche in altre parti del territorio".
an. mar.