Nel Canale Albani è tornata l’acqua. Ma l’allarme resta: "Si naviga a vista"

I tecnici non si sbilanciano: "Finché non sarà riparata la briglia di Cerbara il problema può riproporsi". Anche l’attivazione del pozzo di via Papiria è a rischio: "Serve per far funzionare l’impianto a Chiaruccia".

Nel Canale Albani è tornata l’acqua. Ma l’allarme resta: "Si naviga a vista"

Nel Canale Albani è tornata l’acqua. Ma l’allarme resta: "Si naviga a vista"

di Anna Marchetti

Dopo i giorni di secca da ieri c’è di nuovo acqua nel canale Albani, sufficiente a "nascondere" melma e gomme di camion sparse un po’ ovunque e ad assicurare refrigerio a oche, papere e cigni che si aggiravano macilenti sul greto inaridito. Nei giorni scorsi diversi cittadini avevano segnalato, al nostro giornale e alla Polizia locale, sia lo stato di abbandono del canale in secca tra ratti e rifiuti sia la preoccupazione per la sorte degli anatidi.

Tornata l’acqua, l’allarme è temporaneamente rientrato anche se non è escluso che il problema possa riproporsi. Ad oggi, infatti, non è stata ancora ripristinata la mini-diga del Metauro (tecnicamente briglia), all’altezza del ponte della Cerbara, crollata un anno fa per il maltempo. "A questo si aggiunge l’intervento di sistemazione delle paratoie – fanno sapere da Aset – che Enel sta facendo in alcuni invasi". Per quanto riguarda la rottura della briglia di Cerbara va ricordato che, in attesa del suo ripristino da parte di Enel che ha già presentato il progetto, è stato realizzato un canale artificiale dalla Cpm Cave Penserini, che da allora consente ad Aset di disporre di un nuovo punto di prelievo dell’acqua potabile e assicura acqua al Canale Albani.

"Purtroppo finché non ci sarà la nuova briglia – conferma il dirigente di Aset Matteo Lucertini – dovremmo navigare a vista e nel canale potrebbe nuovamente mancare l’acqua, come accaduto in questi giorni. Già dall’altro ieri, dopo l’incontro con Enel, sapevamo che nel nostro punto di prelievo di Cerbara l’acqua era tornata, ma non essendo abbondante non c’era la certezza di riuscire ad alimentare il Canale". Il tema della gestione del Canale Albani, anche da un punto di vista igienico-sanitario qualora ci fosse una ulteriore secca, è stato affrontato ieri mattina dai tecnici Aset con l’ufficio Ambiente e il sindaco Luca Serfilippi.

In caso di emergenza ci sarebbe sempre la possibilità di garantire l’ acqua attraverso il pozzo di via Papiria, come avvenuto in passato ma con una complicazione in più. "Da quest’anno quel pozzo – chiarisce Lucertini – è uno dei quattro che alimentano l’impianto a Chiaruccia di osmosi inversa (ovvero che permette la purificazione dell’acqua ed è stato inaugurato lo scorso mese di maggio). Nel momento in cui dovesse entrare in funzione il potabilizzatore, il pozzo sarà a suo esclusivo uso". Va comunque detto che gli anatidi sono sotto la protezione dell’associazione Canale Albani-Progetto Ugo pronta ad intervenire nelle emergenze assicurando loro acqua e cibo.