Miriam Rovinelli: "La mia battaglia per dieci giorni contro il virus"

Miriam Rovinelli, 61 anni, ha combattuto la Dengue a Fano. Dopo sintomi come eruzioni cutanee e febbre alta, ha superato la malattia con cure e attenzione. Ora si riprende, consapevole dei rischi di una possibile reinfezione.

Miriam Rovinelli: "La mia battaglia per dieci giorni contro il virus"

Miriam Rovinelli, 61 anni, ha combattuto la Dengue a Fano. Dopo sintomi come eruzioni cutanee e febbre alta, ha superato la malattia con cure e attenzione. Ora si riprende, consapevole dei rischi di una possibile reinfezione.

Miriam Rovinelli (foto), 61 anni, fanese, molto conosciuta in città per essere titolare di un negozio d’abbigliamento in via Fanella, per 10 giorni ha combattuto contro la Dengue. Ora sta bene, ma avere la meglio sul virus non è stato facile.

Quali sono stati i primi sintomi che l’hanno allarmata?

"Le eruzioni cutanee, come capita quando si ha una malattia infettiva tipo morbillo o scarlattina, per fortuna senza prurito. Poi tutto quello che mettevo in bocca, cibo e liquidi, aveva un sapore amaro".

La febbre è arrivata subito?

"Ho iniziato a stare male intorno al 20 settembre, ho avuto la febbre alta, intorno ai 38-38,5, per due o tre giorni, anche se so di persone che hanno superato i 39. Alla febbre si è unito il senso di nausea, la completa inappetenza e il bruciore agli occhi".

Come si è curata?

"Inizialmente, pensando fosse influenza ho preso il Brufen, poi visti i sintomi ho contattato la mia dottoressa che mi ha prescritto le analisi: sono risultata positiva. Dopo un giorno sono stata contattata dal Dipartimento di prevenzione che mi ha fatto tante domande, ad esempio dove mi fossi recata nei giorni prima della comparsa dei sintomi: ho detto che ero stata a Pesaro e anche a un matrimonio".

Che cure le hanno prescritto?

"Solo tachipirina. Anche se la febbre se n’è andata dopo 3-4 giorni, ho continuato a prendere la tachipirina per combattere mal di testa e dolori articolari, non a caso la malattia è chiamata ‘spaccaossa’".

E’ andata al Pronto soccorso?

"E’ accaduto nella notte di sabato. Mi sentivo meglio, ma certi segnali mi hanno fatto preoccupare. Ho chiamato la Guardia medica che mi ha suggerito di rivolgermi al Pronto soccorso. Quasi non ci volevo andare pensando ai tempi di attesa, ma spinta anche dai miei figli mi sono decisa: mi hanno fatto di nuovo le analisi, nulla di grave, se non qualche valore alterato. Da lì è iniziato il recupero".

E adesso come sta?

"Direi benino, anzi posso dire che dall’altro ieri mi sento bene anche se questo virus lascia una grande stanchezza. Adesso cerco di difendermi dalle zanzare, perché mi chiedo: cosa mi succede se riprendo il virus?".

Anna Marchetti