
L’assessore Santorelli replica alle accuse sulla scelta dei consiglieri. "La sinistra ora ci dà lezioni, ma 5 minuti prima raccomandava i suoi"
di Anna Marchetti
"I numeri smentiscono ogni critica: nei consigli di quartiere abbiamo eletto la società civile". Proprio attraverso i numeri l’assessore alla Partecipazione popolare Alberto Santorelli replica a chi polemizza sulle modalità di scelta dei 200 consiglieri: 50 estratti a sorte, 150 eletti dal consiglio comunale dopo un avviso pubblico a cui hanno partecipato 531 persone.
Assessore quali sono i numeri di cui parla?
"Dei 200 consiglieri che compongono i 10 consigli di quartiere 53 sono impiegati e dirigenti del settore pubblico e privato, 28 pensionati, 24 liberi professionisti, 16 operai, 13 studenti, 12 del settore commercio (bar, ristoranti, alberghi, altri esercizi commerciali), 11 imprenditori e artigiani, 8 settore istruzione, università, ricerca e biblioteche, 4 settore sanitario, 4 banca e servizi finanziari, 3 agenti di commercio e consulenti commerciali, i restanti 24 sono educatori, sindacati, autisti e corrieri, bagnini salvataggio, coltivatori diretti, disoccupati".
Ha fatto un’ulteriore verifica sull’impegno politico dei 200 consiglieri?
"Sì, abbiamo verificato che solo 1 consigliere su 3 (33%) si è candidato alle elezioni in passato, 1 consigliere di quartiere su 20 (5%) è stato in passato assessore o consigliere comunale. Se si analizzano solo i 150 eletti emerge che la maggioranza ha eletto 30 su 100 ex candidati a elezioni comunali del 2024 o del passato (30%) e l’opposizione 23 su 50. Fa tenerezza la sinistra, che si scaglia contro di noi adducendo criticità al regolamento quando fino a 5 minuti prima chiedeva di eleggere loro conoscenti. E comunque è comico sentire tuonare chi ha tenuto nel cassetto per anni il regolamento della partecipazione popolare e l’ha confusa con il protagonismo delle associazioni amiche e ora vuol darci lezioni".
Perché escludere le urne?
"Basta con le ipocrisie, oggi è sempre più difficile trovare persone disposte a mettersi in gioco per un partito, lo vediamo bene nella composizione delle liste elettorali. Se avessimo usato lo stesso metodo avremmo ottenuto il risultato opposto alla grande adesione dell’avviso pubblico, non politicizzato, non partitico e a libera partecipazione".
Comunque c’è stata una trattativa con la minoranza consiliare, esclusa La Fano che Vogliamo che non ha partecipato al voto in consiglio, per stabilire le proporzioni (10-5) con cui maggioranza e opposizione dovevano essere rappresentate nei consigli di quartieri.
"Nessuna trattativa, abbiamo ritenuto equilibrato prevedere due collegi: uno da 10 per la maggioranza e uno da 5 per la minoranza".
I consigli di quartiere quando si insedieranno e dove?
"Per la prima volta si riuniranno in municipio, prima di Pasqua, per l’elezione di presidenti e vicepresidenti".
Di quale budget disporranno?
"Ogni quartiere (in totale sono 10) potrà contare su 25mila euro in conto capitale e 5mila euro per le spese correnti".
Come recupererete i 330 esclusi?
"Si tratta di persone che hanno manifestato il desiderio di esprimersi sulle proposte del quartiere e di cui dobbiamo tenere conto. Le modalità saranno concordate con il consiglio comunale e con gli stessi consigli di quartieri che sono già aperti alle associazioni".