TIZIANA PETRELLI
Cronaca

La ex moglie di Luca Ricci in lacrime: "Perché lo hai fatto? Ma per me non sarai mai un assassino"

Fano: parla Lorenza, 43 anni, mamma dei due figli dell’assassino reo confesso dei suoi genitori: "Loro ti vogliono vedere, tu li ami e loro amano te". "Ci ha rovinato il debito che saliva sempre di più con la banca". "Ma Luca non è mai stata una persona violenta. E ci volevamo ancora bene"

Fano, 26 giugno 2024 – “Perché lo hai fatto? Perché non hai parlato prima? Io lo so che tu sei buono, che non avresti mai fatto una cosa così…. Ma quello che hai fatto, raccontalo!" (agli inquirenti, ndr).

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Lorenza Mosca Teodonno, 43 anni, ex moglie di Luca Ricci (in carcere per il duplice omicidio dei genitori) è una donna devastata dal dolore, che sta rovistando nel suo profondo per cercare lì la forza con cui traghettare i figli di 14 e 17 anni verso il futuro sereno che meritano, pur dovendo attraversando ora questa terribile tempesta emotiva e mediatica.

Luca Ricci è in carcere per l'omicidio dei genitori. A sinistra la ex moglie in lacrime in una intervista tv, non si capacita
Luca Ricci è in carcere per l'omicidio dei genitori. A sinistra la ex moglie in lacrime in una intervista tv, non si capacita

“I tuoi figli ti vogliono vedere. Loro ti amano e tu ami loro, lo so. Per noi non sarai mai un assassino", ha fatto sapere all’ex marito, parlando tra le lacrime alle telecamere della trasmissione "L’estate in diretta" di Rai1, l’unica a cui si è concessa ieri non potendo ancora fargli visita in carcere. Pochi minuti in cui ha tracciato il quadro di un padre amorevole, un ex compagno con cui era rimasta in ottimi rapporti non solo per amore dei figli, un uomo buono che mai aveva lasciato presagire un disagio che potesse portare a tanto. "Non sapevo della difficoltà finale", ha detto invece in una telefonata, che ha chiuso in fretta perché "adesso ho dei problemi da risolvere". C’è infatti una famiglia da tenere unita, problemi legali da risolvere e anche due funerali a cui pensare.

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I problemi economici del passato, invece, li conosce bene e incolpa chiaramente le banche di quelli. "Lui in passato ha avuto un’azienda che ha chiuso in negativo - ha detto Lorenza - e la banca ci ha chiesto delle garanzie, sempre maggiori fino ad arrivare a chiederci l’ipoteca della casa dei genitori. La banca però ci ha calcolato degli interessi altissimi, perché nel giro di un anno da un debito iniziale di 30mila euro ci hanno fatto prendere loro un debito (un altro mutuo, ndr) di 55mila euro. Questo ci ha rovinati".

Le vittime del duplice omicidio in via Fanella: Luisa Marconi e Giuseppe Ricci
Le vittime del duplice omicidio in via Fanella: Luisa Marconi e Giuseppe Ricci

Si sono separati dal 2018, Lorenza e Luca, ma l’amicizia è rimasta. "Ci siamo visti domenica sera per ritirare gli occhiali di nostra figlia - prosegue la donna -. Stava bene. Ha salutato la figlia con un ‘ciao amore mio’. Ha sempre amato i figli alla follia. E loro amano lui. Ha amato anche me alla follia e mi voleva ancora bene. Anche io gliene voglio ancora".

Duplice Omicidio in via Fanella a Fano: quella casa finita all'asta fa da sfondo al movente della tragedia (foto Toni)
Duplice Omicidio in via Fanella a Fano: quella casa finita all'asta fa da sfondo al movente della tragedia (foto Toni)

Come avevano fatto gli amici, anche l’ex moglie descrive Luca Ricci come "una persona estremamente buona". "Non è un criminale, non ha mai fatto male ad una mosca". Per questo Lorenza non si sa spiegare cosa abbia spinto Luca a uccidere i genitori a sangue freddo. "Com’è possibile? Non ci posso credere. Ieri mi hanno detto che c’era stato un incidente in casa. Pensavo o a una fuga di gas o che si erano sentiti male. Non potevo mai immaginare una cosa così. Poi man mano durante la giornata si venivano a sapere cose: la testa, lo strangolamento... Mi sono detta che lui non poteva aver fatto una cosa così. Perché lui non è mai stato violento. Che io sappia non litigava coi genitori. Infatti ero passata in settimana a salutare i miei suoceri. A lei la chiamavo amorevolmente befana. ‘Ciao befana come stai?’ le ho detto come sempre. Mi sono sembrati tutti molto tranquilli. Per questo non riesco a capacitarmi".

Nessuno di quelli che conoscono Luca da anni riesce a farlo. Abbiamo parlato con decine di amici: tutti lo hanno descritto allo stesso modo. Solo che alla fine tutti sottolineavano che negli ultimi tempi l’avevano anche perso di vista. Solo i vicini di casa e i colleghi di lavoro avevano occasione di vederlo più spesso perché "non usciva più tanto di casa".