ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Il massacro di Fano, Luca dopo il delitto ha guardato Youtube e poi si è fatto la doccia

Alcuni retroscena sulla dinamica del duplice omicidio. Ritrovati Scottex con cui il 50enne si sarebbe pulito del sangue. Il legale: "Ma non è un mostro"

Fano, 30 giugno 2024 – “Luca non è un mostro. Ci ho parlato e riparlato. Non ricorda nulla ha dei vuoti di memoria che coincidono con il compimento delle uccisioni. Buio totale. Il movente economico? Gli ho domandato, anche in maniera incalzante, se li abbia uccisi per soldi. Mi ha risposto di no, assolutamente no. Mi ha detto ‘avvocato ma cosa ci avrei potuto fare con quei soldi, cosa ci facevo con 14mila euro’. Una perizia psichiatrica ci aiuterà a capire, ci darà delle risposte".

L’avvocato Luca Longhini, nominato legale di fiducia da Luca Ricci, sta sondando ogni piega e ogni particolare emerso dall’interrogatorio e dalla perquisizione successiva alla notte in cui sono stati ammazzati Giuseppe Ricci, 75 anni, e Luisa Marconi, 70 anni.

Luca Ricci in un momento di svago al mare in una foto scattata nei mesi scorsi e postata sui social
Luca Ricci in un momento di svago al mare in una foto scattata nei mesi scorsi e postata sui social

I 14mila euro erano la somma che, dalle ricostruzioni, doveva consegnare all’acquirente dell’appartamento in cui abitavano i genitori. La casa era stata perduta all’asta ma si erano accordati con il nuovo proprietario per rimanervi dietro pagamento anticipato di due anni di affitto. Quella mattina si sarebbe svolto l’incontro per consegnare il denaro che, secondo quanto riferito da Luca Ricci, 50 anni, operaio, il padre avrebbe ricevuto in prestito da un amico di nome Gianni che, tuttavia, lui non conosce.

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Quei soldi, a oggi, non sono stati trovati ma più probabilmente non sono mai esistiti. Tra i pochi e frammentari ricordi che riguardano i momenti immediatamente successivi all’uccisione c’è l’utilizzo di alcuni fogli di scottex che si trovavano nella cucina dei genitori.

Li avrebbe utilizzati per pulirsi le mani dal sangue per poi gettarli nel pozzetto che si trova in giardino insieme al martello con il quale ha fracassato la testa del padre con 11 colpi dopo aver strangolato la madre con il cavo di ricarica del cellulare. Luca Ricci ha anche raccontato di essere scivolato inciampando nelle gambe della madre e finendo contro una sedia.

E’ caduto e si è ritrovato con il labbro spaccato, alcune ecchimosi addosso e altre ferite sulle nocche delle mani. "Luca rammenta ciò che è avvenuto prima e ciò che è avvenuto dopo. Si ricorda di quando è sceso in casa dei genitori per misurarsi la pressione, intorno all’1,30 e di quando è risalito al piano di sopra. Per addormentarsi ha guardato dei video su Youtube, niente di particolare, i classici video di intrattenimento che si trovano facendo scroll sul cellulare. Ha riposto alcuni vestiti che gli aveva stirato la madre, ha fatto una doccia e poi ha accompagnato il figlio a scuola".