ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Delitto di Fano, Luca Ricci piange a dirotto e poi non risponde più. “Ha rimosso il massacro”

Udienza di convalida per il reo confesso omicida dei suoi genitori: non ricorda nulla delle due esecuzioni. Il suo difensore Roberto Longhini ha spiegato di avere intenzione di chiedere la perizia psichiatrica

Pesaro, 28 giugno 2024 – E’ durata meno di un’ora questa mattina l’udienza di convalida del fermo per duplice omicidio aggravato a carico di Luca Ricci, 50 anni, fanese, operaio. E’ l’uomo che nella notte tra domenica e lunedì scorsi ha ucciso a colpi di martello il padre Giuseppe di 75 anni e la madre Luisa di 70 anni.

Approfondisci:

Doppio omicidio a Fano, Luca Ricci al giudice: “Non ricordo niente”. L’avvocato chiederà la perizia psichiatrica

Doppio omicidio a Fano, Luca Ricci al giudice: “Non ricordo niente”. L’avvocato chiederà la perizia psichiatrica

Il movente è da attribuire al denaro, ma il reo confesso omicida non lo ha svelato. Stamani alle 9, davanti al giudice Giacomo Gasparini, Ricci ha ricordato la serata passata in tranquillità, la notte che lo ha visto in piedi per misurarsi la pressione, e poi al mattino la corsa a Pesaro a portare il figlio minorenne a scuola.

Luca Ricci piange a dirotto all'udienza di convalida, il suo avvocato difensore (a sinistra) pensa alla perizia psichiatrica
Luca Ricci piange a dirotto all'udienza di convalida, il suo avvocato difensore (a sinistra) pensa alla perizia psichiatrica

Al rientro, si è accorto dei genitori morti. Ma la loro uccisione era come se fosse stata rimossa. Pianto a dirotto, e poi la decisione di non parlare più avvalendosi della facoltà di farlo. L’avvocato difensore Roberto Longhini ha spiegato di avere intenzione di chiedere la perizia psichiatrica. Il giudice si è riservato di decidere sulla emissione della misura cautelare in carcere come chiesto dal pm Maria Letizia Fucci.

Il difensore: “Era andato dai suoi per misurarsi la pressione”

"È come se avesse rimosso ciò che è accaduto proprio perché non lo riesce a comprendere. Ci vorrà tempo per fargli ricordare tutto. È vero che durante l'interrogatorio, ha detto di non aver fatto soffrire la madre, era il suo cruccio. Ora attendiamo la decisione del giudice”.

Luca Ricci ha ucciso la madre strangolandola col filo della ricarica telefonica e il padre a martellate, almeno 11 secondo l'autopsia, sferrate con forza significativa. Perché abbia fatto questo rimane un mistero. La casa dei genitori andata all'asta e l'affitto per rimanerci comunque da pagare al nuovo proprietario, rimangono gli unici elementi di indagine da parte della procura. Il giudice si è riservato di decidere