REDAZIONE FANO

Lisippo, i misteri della statua contesa Un convegno con esperti da tutta Italia

Torna di attualità il Lisippo, la statua dello scultore greco, pescata in Adriatico e ora esposta al Getty Museum in California. Lunedì 4 e martedì 5 ottobre in diretta streaming sul canale You Tube del The Journal of Cultural Heritage Crime si svolgerà un convegno dal titolo "Un atleta venuto dal mare. Criticità e prospettive di un ritorno", organizzato dall’Università di Ferrara, Cattedra di Archeologia classica, insieme a The Journal of Cultural Heritage Crime quale media partner e dal Pio Sodalizio dei Piceni. "A suo tempo – dice il fanese Paolo Casanova - avevamo concordato che in rappresentanza del Consiglio Pio sodalizio dei Piceni sarei dovuto intervenire io, anche per ricordare le numerose battaglie fatte dal professor Alberto Berardi per ottenerne la restituzione". L’antica statua in bronzo, rinvenuta negli anni Sessanta da pescatori fanesi, dopo il pronunciamento della magistratura italiana è al centro di una diatriba internazionale tra Italia e Stati Uniti. Non è un caso che gli vengano dati nomi diversi, da "il Lisippo", all’"Atleta di Fano", al "Getty Bronze" o ancora, volendo rimanere più neutrali, "l’Atleta vincitore". Così come i suoi nomi, numerose sono le questioni aperte che riguardano il Lisippo: il convegno intende perciò indagare le diverse sfaccettature con l’intervento di esperti di varie discipline per affrontare insieme la questione giuridica, la conservazione e la valorizzazione del bene, il rapporto con il territorio adriatico e con le comunità che di questo bene si sentono eredi e il tema della circolazione di opere greche nel mondo romano. In chiusura, la tavola rotonda metterà a fuoco possibilità e criticità di un possibile ritorno dell’opera in Italia dal Getty Museum di Los Angeles. Intervengono: Lorenzo Braccesi (Università degli Studi di Padova); Alessandra Bravi (Università degli Studi della Tuscia); Stefano Bruni (Università degli Studi di Ferrara); Silvia Cecchi (Procura di Pesaro); Lorenzo D’Ascia (Avvocatura Generale dello Stato); Stefano Finocchi (Soprintendenza Archeologia Marche) e molti altri.

Silvano Clappis