
La presentazione del libro alla Memo: a sinistra la platea con l’assessora Tarsi. A destra, al centro, l’autore Gianfranco Stella
di Anna MarchettiAlta tensione per la presentazione di "Combattenti senza onore. Le atrocità dei partigiani slavi" presentato dall’autore Gianfranco Stella, alla Memo, sabato scorso, in vista della Giornata del Ricordo, che le istituzioni hanno celebrato ieri. Non ci sono state contestazioni pubbliche o polemiche sugli organi d’informazione, ma il centro sociale Grizzly, sui propri social, non ha esitato a esprimere il suo veemente dissenso sulla scelta di presentare alla Mediateca Montanari un "libro revisionista con il patrocinio del Comune e dell’assessorato alla Cultura". E ancora hanno scritto sui social: "L’assessora alla cultura, d’altronde ha sostenuto che i partigiani ‘hanno combattuto per difendere i confini e il tricolore’. Come ricordarle che la Resistenza è stata una guerra civile che ha combattuto e sconfitto, armi in mano, i fascisti ed i nazisti dentro i nostri confini". Non meno teneri i commenti del Grizzly sull’associazione Ex Concordia Felicitas: "Impegnata a fare iniziative che riscrivono la storia, dalla parte dei fascisti ovviamente. La delegittimazione della Resistenza è un processo in corso da anni e molto spesso viene da chi si riempie la bocca di un antifascismo di facciata. E che dire dell’autore e all’autore? Beh magari glielo diciamo al momento opportuno". E’ stata probabilmente proprio quest’ultima frase a mettere in preallarme gli organizzatori, tanto da segnalarle al Commissariato di Fano. I commenti negativi, però, sono rimasti confinati ai social. Nemmeno l’Anpi ha voluto prendere posizione: interpellato in proposito il presidente Francesco Boria non ha voluto esprimersi trattandosi di temi che ha definito "comunque scivolosi". "L’appuntamento – spiega il presidente dell’associazione Stefano Zannini – è filato via liscio, anche se noi abbiamo preferito tutelarci preventivamente". "In sei anni di attività – prosegue – è la terza volta che organizziamo un evento per la Giornata del Ricordo, gli appuntamenti sono pubblicizzati, e questo non ha fatto eccezione, sui social e con il passaparola".
Ieri, mattina, invece, il momento istituzionale con il consiglio comunale riunito in seduta straordinaria al Masetti, la presenza degli studenti delle superiori, del sindaco Serfilippi, della vice Manocchi, del consigliere alla Memoria Bavosi e del presidente del Consiglio comunale Cavalieri. "Una tragedia – ha spiegato questi – consumata nell’ultima fase della II guerra mondiale quando l’esercito comunista del maresciallo Tito iniziò la persecuzione sistematica di migliaia di italiani istriani e dalmati, considerati potenziali oppositori del regime, e culminata con le foibe. Una pagina di storia riscoperta solo nel ’91 quando l’allora Presidente Cossiga si recò a Basovizza a rendere omaggio ai martiri delle foibe". A parlare della tragedia degli italiani, il coordinatore regionale dell’Unione degli istriani, Emanuele Piloni. Infine è stato proiettato il video della 5C dell’Olivetti premiato dal Presidente Mattarella per aver vinto un concorso nazionale.
Infine, Nuova Fano ricorda l’iniziativa del 2020 che portò alla realizzazione di una stele in memoria dei “Martiri delle Foibe” sostenuta da 300 firme. "Dal 2021, la città di Fano ha ufficialmente la sua Stele commemorativa dedicata al “Giorno del Ricordo”" e ogni anno, a Fano, "quel ricordo viene rinnovato attraverso l’offerta di una corona di alloro, un gesto simbolico che, seppur semplice, rappresenta un richiamo forte e sentito alla memoria collettiva", commenta Stefano Pollegioni.