REDAZIONE FANO

"L’Africa Chiama in prima linea Anche nella lotta al Coronavirus"

Prima missione di Raffaella. Nannini dopo la morte del . padre, fondatore della onlus. "I progetti vanno avanti"

E’ tornata in Africa, nel nome del padre, la figlia di Italo Nannini. E’ durata 10 giorni la sua prima missione nel continente nero, dopo la morte del suo papà, il fondatore dell’Africa Chiama. Raffaella Nannini, coordinatrice della onlus fanese è tornata pochi giorni fa da quel luogo che è ancora alle prese con il Covid e dove lei è andata per incontrare lo staff locale ed espatriato, i partner locali e per monitorare i numerosi progetti in corso. "Questa è stata la mia prima missione dopo tanti anni di pausa dovuti a motivi familiari e negli ultimi due anni dovuti dai vincoli ai viaggi a causa dell’epidemia Covid19" racconta Raffaella. L’ultima missione da parte del gruppo direttivo di Fano in Kenya, infatti, era avvenuta nel 2018: erano partiti i suoi genitori Italo Nannini e Maria Teresa Fossati, oggi vicepresidente. "Tornare in Kenya è stato molto emozionante - racconta Raffaella -. Anche durante i mesi più difficili del Covid, nessun progetto de L’Africa Chiama si è fermato. Nonostante l’incertezza, lo staff locale ha proseguito senza sosta a camminare al fianco delle comunità delle baraccopoli di Nairobi dove siamo presenti dal 2003 e dove abbiamo raggiunto e aiutato migliaia e migliaia di bambini e famiglie in difficoltà".

Durante questo viaggio la Nannini ha potuto toccare con mano l’importanza del lavoro svolto dalla onlus fanese creata da suo padre. "Ho assistito alla formazione che organizziamo per i volontari comunitari di salute governativi. La formazione era incentrata sulla diagnosi e referaggio di persone con disabilità e sull’affiancamento alla registrazione al Registro Nazionale delle Persone con Disabilità, che permette ad accedere a servizi specifici, di cui quasi nessuno è a conoscenza. Durante l’incontro mi hanno spiegato che essere registrati significa per queste persone essere anche riconosciute come persone fragili e quindi prioritarie per l’accesso alla vaccinazione contro il Covid19. Solo nel 2021 sono state registrate e vaccinate più di 1.000 persone". Raffaella Nannini è stata ricevuta anche dall’Ambasciatore Italiano in Kenya, Alberto Pieri. "L’incontro è stata l’occasione per ribadire l’importanza di un lavoro in sinergia, in linea con le procedure di sicurezza e per confrontarsi su nuove programmazioni".

ti.pe.