TIZIANA PETRELLI
Cronaca

L’Accademia degli Scomposti di nuovo in pista

La cultura fanese si arricchisce di un nuovo capitolo con la terza rinascita dell’Accademia degli Scomposti, realtà culturale storica di...

La cultura fanese si arricchisce di un nuovo capitolo con la terza rinascita dell’Accademia degli Scomposti, realtà culturale storica di Fano, fondata nel 1641 e ora pronta a riprendere il suo percorso di promozione artistica, letteraria e scientifica. La firma del nuovo statuto, sottoscritto nei giorni scorsi da circa venti nuovi soci fondatori, segna ufficialmente l’inizio di questa nuova fase, accompagnata anche dal rinnovo del direttivo: alla presidenza onoraria è stato nominato il conte Lupo Bracci (nel cui omonimo Palazzo di via Garibaldi ha risieduto per anni il passato sodalizio culturale), mentre la carica di presidente effettivo è stata affidata a Eros Manocchi.

La nuova sede dell’Accademia sarà Palazzo Castracane, prestigioso edificio nel cuore del centro storico, concesso dal conte Ludovico Castracane, tra i soci fondatori dell’associazione. L’Accademia degli Scomposti affonda le sue radici nel Seicento, quando il patrizio Gregorio Amiani riunì intellettuali, nobili, religiosi e studiosi con l’obiettivo di favorire il confronto e la crescita culturale. L’istituzione si distinse per i suoi incontri settimanali e per le sessioni pubbliche in cui venivano affrontati temi di carattere letterario e scientifico. Il nome "Scomposti" trae origine dallo stemma ufficiale, che raffigura un cannocchiale diviso in sette tubi, accompagnato dal motto "Compositi ad seposita": un simbolo che esprime l’idea di unire competenze diverse per scrutare orizzonti più vasti. Dopo l’interruzione delle attività nel 1730, confluendo nell’Accademia Fanestre, l’Accademia è stata rifondata nel 1993, continuando a organizzare eventi e incontri fino ai giorni nostri. Ora, con questa nuova ripartenza, l’obiettivo è consolidare il ruolo della storica istituzione nel panorama culturale cittadino.

Tiziana Petrelli