
È successo a Fano tra sabato e ieri. Un 30enne si è messo a urinare sulla vetrina del locale. Colombo Biagetti, 70 anni, era a casa: è tornato per aiutare il fratello. Poco dopo il malore fatale.
Ieri mattina Fano si è svegliata con la tragica notizia della morte di Colombo Biagetti, titolare dello storico Bar Berto di via Cavour. Il cuore di “Coli“, così lo chiamavano gli amici, si è fermato all’1.20 della scorsa notte all’interno del suo locale, avamposto della fanesitudine e della storia del Borgo Cavour, dopo una serata segnata da tensione e paura. Aveva 70 anni, alcuni problemi di salute pregressi e un legame profondo con quel locale che da decenni è un punto di riferimento del centro storico di Fano.
Tutto è iniziato intorno alla mezzanotte, quando il fratello Bruno, che stava lavorando dietro al bancone, ha notato un fanese di trent’anni urinare contro la vetrina del bar. È uscito per redarguirlo, invitandolo a usare il bagno del locale se ne avesse avuto bisogno. Ma il ragazzo, in evidente stato di ebbrezza, ha reagito in modo aggressivo.
Ne è nato un alterco, tanto che alcuni passanti hanno provato a calmare la situazione. Quando però il giovane ha alzato le mani su Bruno, quest’ultimo è rientrato di corsa nel bar, chiudendosi dentro e chiamando il 112. Poi ha telefonato al fratello Colombo, svegliandolo e raccontandogli l’accaduto.
Colombo, che abitava nella zona del Vallato, non ha esitato: si è vestito, è salito in macchina e ha raggiunto via Cavour. Quando è arrivato, c’era già la polizia. Anche lui ha avuto un confronto verbale con il giovane, chiedendogli spiegazioni sul suo atteggiamento. Poi, vista la situazione tesa e la presenza delle forze dell’ordine, è risalito nella sua auto e si è barricato all’interno, proprio come aveva fatto poco prima il fratello nel bar.
Nel frattempo, il trentenne è stato portato via da un’ambulanza del 118 per accertamenti. Solo a quel punto Colombo è sceso dall’auto ed è entrato nel bar. Ma poco dopo ha iniziato a sentirsi male. Ha chiesto un bicchiere d’acqua e poi è crollato a terra. La stessa ambulanza che poco prima aveva trasportato l’ubriaco è tornata di corsa in via Cavour, ma per Colombo non c’è stato nulla da fare. I poliziotti prima, e i sanitari poi, hanno tentato disperatamente di rianimarlo, ma il suo cuore non ha retto. Le autorità hanno constatato una morte naturale, senza segni di violenza, e per questo non è stata disposta l’autopsia.
Tuttavia, il PM Maria Letizia Fucci dovrà valutare se aprire un fascicolo per omicidio colposo nei confronti del 30enne fanese, ipotizzando che la tensione e il diverbio possano aver avuto un ruolo nel decesso.
Colombo Biagetti lascia un vuoto profondo in città. La sua presenza dietro il bancone – sempre con la moglie Gisella e il fratello Bruno –, il suo modo di accogliere i clienti con una parola amichevole e la battuta sempre pronta, resteranno nel ricordo di tanti fanesi. Il Bar Berto esiste dal 1948 e Colombo Biagetti – volto storico del locale – era nato proprio nel piano sopra il bar. Fano piange un uomo che ha fatto parte della sua storia.