ANNA MARCHETTI
Cronaca

La Link verso palazzo Marcolini. Ma scoppia la bagarre in Consiglio

L’Università privata ha avanzato una manifestazione di interesse. Pd e M5S: "Trattative tenute segrete"

Palazzo Marcolini che ospita a piano terra e al primo piano alcune classi del liceo Nolfi fino alla fine dell’anno scolastico 2025/2026

Palazzo Marcolini che ospita a piano terra e al primo piano alcune classi del liceo Nolfi fino alla fine dell’anno scolastico 2025/2026

di Anna MarchettiLa Link University a palazzo Marcolini. Unilink, ateneo privato al centro di numerose polemiche, ha manifestato il suo interesse a trasformare palazzo Marcolini nella sede del corso di laurea in Medicina e chirurgia che intende aprire proprio a Fano. E’ quanto emerso nel consiglio comunale di martedì sera durante il dibattito sulla delibera con la quale il Comune è tornato in possesso del secondo e terzo piano dell’ex sede dell’istituto d’arte Apolloni.

"La Provincia continuerà a utilizzare il piano terra e il primo piano fino alla fine dell’anno scolastico 2025-2026 per ospitare alcune aule del liceo Nolfi, ma – fanno sapere dal Comune –, poi, dall’estate 2026 l’intero palazzo tornerà nella piena disponibilità dell’Amministrazione comunale, salvo proroghe per esigenze legate ai lavori al Campus" dov’è in costruzione il nuovo istituto scolastico che ospiterà gli studenti del Nolfi e dell’ex Carducci.

Incalzato dai consiglieri del Pd, Cristian Fanesi e Sara Cucchiarini, e dal collega di M5S Francesco Panaroni, l’assessore al Patrimonio Alberto Santorelli (Lega) ha informato il consiglio comunale che proprio nella mattinata di martedì "era stata presentata dalla Link University una manifestazione d’interesse su palazzo Marcolini". Indignata l’opposizione, con Fanesi che ha parlato di "trattative in essere" e Panaroni di "patto già preconfezionato". "Qualsiasi opportunità, ben venga – ha replicato il primo cittadino –: che sia della Link University o di chiunque altro. Il corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia è per Fano un’occasione – ha ricordato Serfilippi – scippata a Pesaro dopo che Matteo Ricci aveva già chiuso l’accordo".

Nella giornata di ieri il sindaco ha fornito ulteriori chiarimenti: "La Link Campus University ha effettuato diversi sopralluoghi e individuato in palazzo Marcolini la sede più idonea per le proprie attività didattiche. Abbiamo ricevuto la loro manifestazione di interesse, formalmente protocollata nella giornata di martedì. La giunta l’ha accolta ieri mattina e nei prossimi giorni pubblicheremo un bando pubblico aperto a qualsiasi altro soggetto interessato alla gestione del secondo e terzo piano. La procedura sarà totalmente trasparente. Se la Link vincerà, prenderà in carico anche gli oneri della ristrutturazione, dando nuova vita a uno spazio abbandonato da anni. Sarebbe una grande opportunità portare l’università nel centro storico per rilanciare il cuore della città, generare vitalità, movimento, cultura".

Aggiunge Santorelli: "Palazzo Marcolini è inutilizzato da dieci anni, contribuendo allo svuotamento del centro storico. Oggi rilanciamo un messaggio chiaro a tutta la comunità: metà edificio continuerà a essere dedicato alla scuola, l’altra metà potrà ospitare un’università. Non solo restituiremo funzionalità a un edificio storico, ma restituiremo centralità e vita a uno dei luoghi (la ristrutturata piazza Marcolini, ndr) più significativi della nostra città".

L’aspetto grave, secondo il capogruppo del Pd, Fanesi, è che il centrodestra "ha tenuto nascosta la notizia fino alla fine del dibattito consiliare, mancando di rispetto non solo al consiglio ma a tutta la città". Per poi ricordare che Link University "offre corsi a pagamento per pochi con rette fino ai 20mila euro all’anno". Per Fanesi il paradosso è che "ospiteremo in un immobile del Comune un’università privata, mentre l’università pubblica (i corsi dell’Università di Urbino, ndr) si svolgono da anni in un immobile della Fondazione Carifano (palazzo San Michele ndr)". Gli fa eco Francesco Panaroni (M5S): "Impensabile ipotizzare di destinare un edificio pubblico di questo valore ad una università privata. Per questo abbiamo votato no".