SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

"Io viva grazie alla Potes di Orciano. In meno di 5 minuti erano già qui"

La gratitudine di Goretta Patrignani: "Ho avuto una crisi respiratoria gravissima, mi hanno salvato"

Goretta Patregnani e il marito Vincenzo Valentini quando lei era ricoverata in Pneumologia a Fano

Goretta Patregnani e il marito Vincenzo Valentini quando lei era ricoverata in Pneumologia a Fano

"Senza l’intervento così veloce del 118 sarebbe stata la fine. Mia moglie non riusciva più a respirare e stava perdendo i sensi. Se è ancora viva lo dobbiamo all’arrivo in meno di 5 minuti dell’ambulanza e alla professionalità dei suoi operatori". E’ visibilmente emozionato Vincenzo Valentini, 75enne di San Giorgio, mentre ripercorre quei momenti e, intanto, accarezza il viso di Goretta, sua coetanea e compagna di vita.

Insieme hanno deciso di esprimere pubblicamente la loro immensa gratitudine al personale sanitario che si è preso cura di lei e per dire a tutti che se a Terre Roveresche non ci fosse stata la Potes, operativa dall’ottobre 2022, la vicenda avrebbe avuto un altro epilogo. "Era il 28 dicembre – racconta Vincenzo -. Mia moglie soffre di Bcpo, una pneumopatia cronica ostruttiva, che la costringe a essere collegata all’ossigeno h24. Quella sera lamentava un disturbo maggiore, ma niente lasciava presagire problematiche particolari. Invece, in pochi minuti, verso mezzanotte, la situazione è precipitata. Ha avuto una crisi respiratoria gravissima e mi rispondeva sempre più a fatica, fino a perdere coscienza. Disperato, ho fatto il 118 e, per fortuna, in meno di 5 minuti è arrivata l’ambulanza. Il personale le ha subito prestato le prime cure e poi l’ha trasportata al pronto soccorso di Fano, dove hanno continuato ad occuparsi di lei, fino al ricovero in pneumologia, dov’è rimasta per una settimana e me l’hanno ‘rimessa a posto’".

"E’ veramente così – conferma Goretta -. Quella sera ero arrivata talmente al limite che non ero più cosciente e non mi ricordo nulla. Quello che posso dire è che, evidentemente, sono stati tutti bravissimi, perché sono riusciti a salvarmi. Ringrazio di cuore i primi operatori che sono intervenuti, i medici e gli infermieri del pronto soccorso e il personale di pneumologia, tutti semplicemente straordinari". Vincenzo le fa l’ennesima carezza e poi aggiunge: "Prima, qui da noi le ambulanze dovevano arrivare da Fano, Pergola o Fossombrone e quando andava bene ci volevano almeno 20, 25 minuti, adesso, invece, abbiamo la Potes a Orciano, che ha salvato la vita a mia moglie. Sarò per sempre grato ai suoi artefici, fra cui il sindaco Sebastianelli che l’ha fortemente voluta. In un periodo così, in cui si fa fatica ad avere anche il dottore di famiglia, la Potes ci da’ la forza di rimanere con un minino di serenità, anche da anziani, in queste aree dell’entroterra."