REDAZIONE FANO

"Il volley porta a Fano 1500 persone. Ma poi li facciamo a dormire altrove"

Mantile, diesse della Virtus, polemizza per la chiusura degli hotel in vista del torneo di dicembre "Da noi ne riusciamo a sistemare solo un terzo. E’ una ricchezza che si disperde, serve più attenzione".

Il pubblico sugli spalti e, nel riquadro, Marco Mantile, direttore sportivo della Virtus Volley

Il pubblico sugli spalti e, nel riquadro, Marco Mantile, direttore sportivo della Virtus Volley

"Dobbiamo come Virtus volley ringraziare gli alberghi consorziati per l’appoggio logistico che ci danno, così come dobbiamo ringraziare il Comune, la regione ed anche il ministero dello Sport, ma c’è anche un altro lato delle medaglia", dice Marco Mantile direttore sportivo della Virtus.

Qual è il problema?

"Il problema è che organizziamo un torneo internazionale di pallavolo per ragazzi e per ragazze e portiamo in città in tre giorni, il 27, il 28 e il 29 dicembre, circa 1500 persone".

Saranno contenti gli albergatori...

"Qui sta il nodo: i ragazzi con le famiglie li dobbiamo spalmare tra Fano, Pesaro, Senigallia e Gabicce".

Perché questa ripartizione?

"Perché in città ne riusciamo a sistemare solamente un terzo e cioè 500 persone. Tutti gli altri fuori. Naturalmente noi come società della città avremmo preferito che Fano ne accogliesse almeno mille di questi ragazzi. Invece no".

E perché?

"Perché da noi gli hotel sono chiusi per... ferie".

Forse perché il turismo sportivo viene ritenuto povero e cioè paghi uno prendi tre, nel senso di camere e posti letto...

"Questa è una verità ma è altresì vero che non accade la stessa cosa nelle città vicine dove invece non hanno di questi problemi, da Senigallia fino a Gabicce".

Forse ritengono che non conviene tenere aperto l’albergo?

"Quello che organizziamo noi è il secondo torneo nazionale dopo quello di Modena per squadre giovanili. E’ vero che tiriamo sui prezzi, ma è altresì vero che noi riempiamo gli hotel per tre giorni. Se le altre città accettano e propongono prezzi che sono competitivi, perché da noi questo non accade? Questa è la domanda da porsi anche se, ripeto, gli alberghi consorziati ci danno una mano".

Cosa chiede, quindi?

"Una maggiore attenzione perché sarà pur vero che questo è turismo povero, ma è altresì vero che per tre giorni hai persone che girano per la città e magari un caffè, un gelato, un pasto al ristorante lo fanno e quindi è un giro che interessa tutta la città".

Il volley chiede una maggiore attenzione?

"Guardi, la nostra società nell’arco di un anno porta circa 5mila persone, nazionali comprese. In questo fine mese portiamo 123 squadre, alcune anche dall’estero, tutti ragazzi che arrivano dalle regioni del Centro-Nord. Ed occupiamo 27 campi di gioco, in tutta la provincia ed anche fuori provincia. Questa questione degli alberghi chiusi dispiace. Dispiace dover spalmare tutte questi giovani con le loro famiglie in altre città perché si disperde una ricchezza".

m.g.