Il progetto del centro residenziale per l’Alzheimer è stato consegnato ieri mattina dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano a sindaco e giunta. Il centro residenziale, previsto a fianco del centro diurno Margherita, nella zona dell’aeroporto, avrà ben 60 posti letto, tra stanze singole e doppie, tutte con bagno privato. Le stanze saranno dislocate su due nuclei, di 30 posti letto ciascuno, e si affacceranno sul verde. Guarderà invece verso il giardino interno la parte comune a vetrata.
"Giardino – ha spiegato il geriatra Roberto Montanari – che oltre ad uno scopo decorativa avrà anche una funzione terapeutica". L’immobile si svilupperà a piano terra, con un piano interrato riservato ai servizi, previsto un percorso di collegamento con il centro diurno, attualmente in gestione alla cooperativa Labirinto. "Noi stiamo facendo la nostra parte – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Giorgio Gragnola – sia con la realizzazione del progetto di dettaglio sia mettendo a disposizione il terreno sui cui costruire la struttura. Siamo convinti, e i numeri ce lo confermano (solo a Fano sono 1200 le famiglie interessate), che le demenze, nei prossimi anni, diventeranno un’emergenza sociale. A questo punto ci auguriamo che tutta la comunità faccia la sua parte, ad iniziare dalle istituzioni locali e regionali". Perché il centro residenziale sia accessibile a tutti e anche per invogliare gli imprenditori a fare l’investimento (si parla di 5 milioni di euro), l’obiettivo è il convenzionamento dei posti letto da parte della Regione Marche. "La prima mossa del Comune – ha assicurato il sindaco Luca Serfilippi – sarà di chiedere alla Regione l’inserimento dei 60 posti letto per l’Alzheimer nel piano dei fabbisogni che dovrà essere presentato entro fine anno. Avremo anche la garanzia che quei posti letto siano assegnati non più ai privati, come avveniva in passato, ma al Comune o alla Fondazione". Poi si penserà alla fase successiva dell’investimento. "Il concessionario potrebbe essere lo stesso soggetto – fa presente il primo cittadino – che costruisce e gestisce la struttura, magari anche attraverso un Ati (Associazione temporanea d’impresa). La concessione sarà data per un numero di anni sufficiente a ricoprire l’investimento".
Anna Marchetti