REDAZIONE FANO

Il ’calzolaio fotografo’ che cattura l’aurora boreale

Michele Ligustri è salito sulle colline di Caminate, dov’è rimasto dalle 9 alle 24, per scattare immagini indimenticabili. Una passione sfociata anche nei social .

Michele Ligustri con le sue foto. A sinistra, ecco due immagini. Una è l’aurora boreale

Michele Ligustri con le sue foto. A sinistra, ecco due immagini. Una è l’aurora boreale

Fano affascinata dall’Aurora Boreale, come gran parte dell’Italia centro-settentrionale. L’altra notte (il fenomeno sembra si sia ripetuto anche nella notte appena trascorsa) è stato sufficiente affacciarsi a balconi e terrazzi per ammirare nel cielo la danza di luci e colori. Ne sa qualcosa Michele Ligustri calzolaio di professione, fotografo per passione che, per non farsi sfuggire l’Aurora Boreale, l’altra sera è salito sulle collina di Caminate, dov’è rimasto dalle 9 alle 24, per scattare foto magnifiche poi pubblicate sui social.

Come faceva a sapere che si sarebbe manifestata l’Aurora Boreale?

"Ci troviamo al massimo del Ciclo solare 25 e gli esperti sono in grado di monitorare, anche attraverso i satelliti, quando il materiale solare che si stacca dalla nostra stella incontra l’atmosfera causando le Aurore Polari (Boreali per noi che siamo nell’emisfero nord, Australi per coloro che vivono nell’emisfero sud). Quindi possiamo conoscere gli orari nei quali il fenomeno si manifesterà sulla terra".

Fenomeno raro a Fano e più in generale in Italia?

"Abbastanza, ma non rarissimo. Quella dell’altra sera è stata una tempesta enorme visibile ovunque anche nel sud d’Italia. L’Aurora Boreale si era manifestata nella nostra città già questa primavera, nella notte tra il 10 e l’11 maggio con una tempesta altrettanto intensa. Nella maggior parte dei casi il fenomeno è difficile da vedere a occhio nudo ma facilmente intercettabile da fotocamere e cellulari. Spesso le fotografie ci permettono di catturare colori più intesi di quanto noi vediamo nella realtà: mi è capitato anche nel mio viaggio in Islanda. Questo spiega l’esplosione di fotografie sulle Aurore Boreali degli ultimi anni. Sappiamo, però, che in passato ne fu testimone perfino Giovanni Pascoli tanto da scrivere la poesia ‘L’Aurora Boreale’, così come si ricorda l’evento di Carrington (1 settembre 1859 la più grande tempesta solare mai osservata prima, visibile da ogni parte della terra ndr) che causò, per la sua intensità, l’interruzione per molte ore dei telegrafi. Se una cosa simile succedesse con la tecnologia di oggi ci farebbe tornare indietro di 30 anni".

Come nasce il suo amore per la fotografia?

"Da adolescente, quando mia nonna mi convinse ad investire i soldi della paghetta per comprare una Reflex. Poi negli anni, come tutti, sono passato ai telefonini fino al 2022, quando durante il lockdown, mi sono messo a studiare fotografia ed ho ripreso ad usare la macchina fotografica". In una parete del suo negozio - "Il Calzolaio" di via Garibaldi - ci sono alcune delle più belle fotografie da lui scattate. Anna Marchetti