REDAZIONE FANO

Il bello di essere ’Fuoritempo’. Più di 420 iniziative in 25 anni

Il piccolo gruppo nato a San Michele al Fiume è diventato una solida realtà che coinvolge 179 ragazzi "Oggi come allora, ci interroghiamo sui cambiamenti della società attraverso manifestazioni e spettacoli".

Un nutrito gruppo dei tanti volontari di “Fuoritempo”

Un nutrito gruppo dei tanti volontari di “Fuoritempo”

Festeggiano 25 anni d’attività i volontari del gruppo di riflessione politica, sociale ed economica ‘Fuoritempo’. Cinque lustri scanditi da oltre 420 iniziative pubbliche su temi di grande interesse (ambiente, nucleare, mafia, migrazioni...); 8 spettacoli teatrali con 73 rappresentazioni; e 179 ragazze e ragazzi coinvolti. "È partito tutto da un gruppetto di giovani del piccolo paese di San Michele al Fiume (nel Comune di Mondavio), in un periodo storico in cui la globalizzazione ci spingeva a interrogarci su quale fosse il ruolo che volevamo scegliere in una società attraversata da profondi cambiamenti – raccontano i fondatori -. Poi, il gruppo è cresciuto, nei partecipanti, ma soprattutto nella consapevolezza e nell’impegno, trovando realizzazione nello spettacolo ‘FuoriTempo’ del 22 settembre 2001. Doveva essere un unico evento, ma ci hanno richiamato una volta, un’altra e un’altra ancora… e noi ci siamo rimessi in gioco, continuando a lavorare, modificando, aggiornando notizie e scene, creando da nuovi spunti e nuove esigenze altri spettacoli teatrali".

Sono nati così ‘La luce addosso’ del 2008, incentrato sulle armi nucleari; ‘La vita vale’ dello stesso anno, dedicato alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; ‘Ancora cento passi’ del 2009 sulla mafia; ’23:44 – E’ il tempo e l’ora’ del 2013, sui cambiamenti climatici; ‘La mafia non esiste’ del 2017; ‘Via da casa’ del 2019 su ambiente e migrazioni; e, infine, quest’anno, ‘Un rompiscatole’, incentrato sulla storia di Padre Pino Puglisi. E di pari passo incontri, conferenze e manifestazioni su numerosi argomenti (ad oggi, come detto, più di 420) invitando magistrati, docenti, scienziati, giornalisti e semplici volontari. "Il tutto, con la visione politica, non partitica, del bene comune e nella totale libertà".

Sandro Franceschetti