SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

Hector e Filippo sposi con benedizione: "Al nostro ’matrimonio’ anche il sacerdote"

Si uniranno civilmente il 14 settembre a Cartoceto: ad officiare sarà l’ex assessore di Pesaro Giuliana Ceccarelli. Ma interverrà pure un religioso con l’assenso del vescovo Andreozzi. "E poi ci piacerebbe adottare un bambino"

Gli sposi Hector Pautasso, 34 anni, e Filippo Sanchi, 37

Gli sposi Hector Pautasso, 34 anni, e Filippo Sanchi, 37

Cartoceto (Pesaro), 7 luglio 2024 – Hector e Filippo si sposeranno, o meglio, si uniranno civilmente (perché in Italia il matrimonio può essere contratto solo da persone di sesso diverso) e, importantissima novità, riceveranno anche la benedizione religiosa da un sacerdote, don Giuseppe Cavoli, delegato dal vescovo Andrea Anreozzi. Data e ora sono già decise: sabato 14 settembre 2024, alle 15,30. E pure la location: la sala consiliare di Cartoceto, il paese dove abitano insieme da due anni (e dove portano avanti un’azienda agricola), dopo una convivenza settennale a Fano. A celebrare il rito sarà Giuliana Ceccarelli, ex assessore comunale di Pesaro, e su questa scelta Hector fa subito una precisazione: "Desideriamo che sia lei, perché per me è una di famiglia, molto amica di mia mamma".

Il fatto insomma che non abbiano chiesto di unirli civilmente al sindaco Rossi - che, comunque, dovrà conferire la delega alla celebrante - non c’entra nulla con l’’incomprensione’, finita sui giornali, che i due ragazzi ebbero con lui nell’agosto del 2023, quando, a loro dire, il primo cittadino avrebbe espresso perplessità sul fatto di ‘sposarli’; circostanza poi ridimensionata da Rossi, che spiegò di aver semplicemente risposto che avrebbe fatto un approfondimento con gli uffici affinché tutto potesse filare liscio.

"Quella col sindaco è una vicenda chiusa – riprende Hector -, nulla di personale nei suoi confronti, anzi, ci congratuliamo con lui per la rielezione. Ripeto, abbiamo scelto Giuliana poiché è una grande amica della mia famiglia ed è stata vicina ai miei genitori anche nel ‘98, quando adottarono me, che avevo 8 anni, e mio fratello di 10".

Hector, infatti, è nato in Cile e ha vissuto un’infanzia poverissima nelle favelas di Santiago. Poi sono arrivati mamma Paola e babbo Bartolomeo, di Bellocchi, che hanno portato il sole nella sua esistenza e in quella del fratello. Sia Hector Pautasso, 34enne, che Filippo Sanchi (37, originario di Rimini) sono molto impegnati per la comunità lgbtqia+ e hanno partecipato all’incontro sull’omolesbobitransfobia a Fano il 17 maggio e al Marche Pride ad Ancona il 22 giugno.

"L’evento fanese è stato qualcosa di storico – racconta Filippo - perché per la prima volta c’era anche un sacerdote, il nostro amico e incaricato diocesano per la pastorale Lgbtqia+ don Giuseppe Cavoli; mentre per quanto riguarda Ancona ci dispiace davvero che la Regione abbia negato il suo patrocinio. La precedente giunta nel 2019 lo aveva concesso. Per noi – aggiunge - è importante darci da fare per la comunità e riuscire a ottenere pari diritti, a partire dal matrimonio egualitario e l’adozione da parte di famiglie omogenitoriali. E’ assurdo che qui in Italia se io adotto un bambino questo non diventi figlio anche della persona con cui sono unito civilmente".

"Un’assurdità che mi fa soffrire molto – aggiunge Hector -, perché vorremmo fare anche noi un gesto d’amore come quello di mia madre e mio padre con me, adottando un bimbo che si trova in condizioni difficili, ma al momento la legge ci impedisce di diventarne entrambi genitori". Davanti a questo tema il viso dei due si incupisce, poi la conversazione torna su ciò che li attende il 14 settembre e ricompare subito il sorriso: "Dopo la celebrazione in sala consiliare ci ritroveremo alla ‘Locanda la Cerasa’, dove tra parenti e amici saremo quasi 200. E durante la festa ci sarà un momento per noi importante e bellissimo: la benedizione religiosa di coppia che ci impartirà don Giuseppe Cavoli, autorizzata dal vescovo Andrea. Solo a pensarci ci assale l’emozione".