Fano, 29 febraio 2024 – Il Comune di Fano ha presentato ricorso al Tar contro l’assegnazione degli 80 nuovi posti per acuzie alla clinica privata di Villa Fastiggi. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Fano Massimo Seri, sottolineando la sua "forte preoccupazione" per le sorti del nosocomio fanese e invitando tutte le forze politiche all’unità nella difesa del Santa Croce, la cui sopravvivenza sarebbe stata messa in pericolo dal "decreto pareri" (ovvero il decreto del dirigente del Settore Autorizzazioni e Accreditamenti del 21 dicembre scorso n. 229, pubblicata sul Bur il 28 dicembre) che ora viene impugnato con contestuale richiesta di accesso agli atti.
Da qui anche un invito alla coerenza rivolto ai consiglieri regionali Luca Serfilippi (Lega) e Marta Ruggeri (M5S), colpevoli "di non pensare al bene della città, per fini politici: il primo fa i selfie elettorali con Acquaroli e l’altra fa votare i suoi a favore della Clinica di Villa Fastiggi mentre a Fano aveva bocciato Chiaruccia".
E con questo affondo entra nel vivo la campagna elettorale per le amministrative fanesi, che del tema della sanità ha sempre fatto il suo cavallo di battaglia. "Non nascondo una forte preoccupazione per quello che riguarda la pianificazione sanitaria nella nostra Regione - ha esordito Seri -. A parole infatti sono stati assegnati 50 posti letto per acuzie alla nostra città, ma nella pubblica amministrazione si lavora attraverso gli atti. E di atti in questa direzione non ce ne sono. Sono stati infatti rinviati a dopo le elezioni. Mentre a dicembre scorso è stato prodotto un decreto di assegnazione di nuovi posti per acuti, senza però che sia stato redatto il necessario atto dei reali fabbisogni".
Su questo si fonda il ricorso, come spiega il legale del Comune, l’avvocato Federico Romoli: "Nel decreto impugnato si legge che non ci sono elementi ostativi all’assegnazione - spiega Romoli - ‘nelle more della definizione del fabbisogno complessivo di assistenza ospedaliera in coerenza con l’adozione dell’atto aziendale dell’Ast di Pesaro Urbino che fornirà specifici elementi relativamente alle caratteristiche del bisogno e dell’offerta sanitaria…’. In pratica si dice che oggi, nell’intervallo di tempo che intercorre tra la realizzazione del Piano del fabbisogno che non c’è e in coerenza con un’altra cosa che ancora non c’è, non ci sono impedimenti per la trasformazione della struttura di Villa Fastiggi".
In tutto questo il nuovo Masterplan di edilizia sanitaria regionale prevede, per l’ospedale di Pesaro, 32 posti pubblici in più (da 349 a 381) a cui si aggiungono gli 80 previsti per la nuova sanità privata convenzionata cosiddetta ’Cotignola 2’, "numeri che fanno salire a 1138 il totale dei posti letto disponibili in tutta Provincia di Pesaro e Urbino - sottolinea Seri -, già in linea con lo standard di 3,7 letti per 1000 abitanti stabilito dalla spending review. Esclusi però i 50 posti in convenzione promessi a Fano".
"Da quale provincia marchigiana verranno sottratti quindi i nostri 50 letti in convenzione? - domanda la giunta Seri - Perché non essendoci ancora nessun atto che va in tal senso, temiamo vadano persi… tanto più che Pesaro ha invece già approvato all’unanimità la variazione urbanistica per definire la sua clinica privata". E così "per metterci in sicurezza - conclude Seri - abbiamo impugnato l’atto al Tar e allo stesso tempo chiesto l’accesso agli atti per verificare tutti i passaggi". Per l’assessore al Welfare Dimitri Tinti c’è infatti anche un preoccupante precedente: "Solo a Fano si è bloccato il processo di costituzione dell’Azienda Servizi alla Persona che avrebbe migliorato l’Ambito".