Fano, 19 novembre 2024 – Era stato un regolamento di conti tra bande rivali che si contendono il mercato della droga fanese. Ieri mattina gli agenti del commissariato di Fano hanno messo a segno 4 arresti a carico di altrettanti tunisini residenti a Fano che, agli inizi di agosto, avevano pestato a sangue e rapinato un cittadino egiziano della fazione opposta. “Cartagine”, questo il nome dell’operazione compiuta dagli agenti del commissariato che ieri mattina, poco dopo l’alba, hanno eseguito le misure cautelari disposte dal gip di Pesaro e con il coordinamento degli uomini della squadra mobile.
Si tratta di 4 giovani tra i 25 e i 30 anni: uno di loro è un cuoco ed è stato arrestato nei pressi dell’autostrada mentre da Fano si stava recando al lavoro in provincia di Ancona. Gli altri 3 sono stati arrestati mentre si trovavano ancora a casa. E sono stati condotti in carcere a Villa Fastiggi, il quarto si trova invece alla casa circondariale di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’accusa è di rapina aggravata, lesioni e minacce nei confronti di un coetaneo egiziano che, nell’agosto scorso, avevano intercettato intorno alle 4 del mattino nei pressi del ponte che collega l’Arzilla al Lido. Qui lo avevano picchiato anche con il manico di un coltello provocandogli gravi lesioni giudicate guaribili in 40 giorni e gli avevano sottratto il cellulare. Oltre all’episodio in sé, però, gli arresti di ieri sono stati un importante colpo nei confronti della lotta allo spaccio in particolare nel centro storico cittadino.
Alla base dei violenti attriti tra le due bande rivali, in base a quanto ricostruito dalle indagini, ci sarebbe la contesa sul mercato locale dello stupefacente. La banda dei tunisini, più numerosa, attrezzata e radicata sul territorio contrapposta a quella degli egiziani, che solo in tempi più recenti si è affacciata allo spaccio a Fano. La vendita riguarda l’hashish, soprattutto tra i giovanissimi di un’età compresa tra i 12 e i 16 anni, l’eroina, in particolare tra disoccupati e lavoratori con una fascia di reddito più bassa e infine il fiorente mercato della cocaina.
In quest’ultimo caso la platea dei consumatori riguarda, in particolare, lavoratori dipendenti e liberi professionisti. L’indagine sull’individuazione dei 4 tunisini per i fatti di quest’estate, quindi, non partiva da zero ma poteva contare su un background investigativo di più ampio respiro fatto di sequestri di droga e ricostruzioni che hanno permesso di mappare i vari componenti della banda. L’individuazione dei 4 aggressori è stata possibile anche grazie alla collaborazione della polizia locale utilizzando le telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino.
Anche il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ha voluto sottolineare l’impegno della polizia per la brillante riuscita dell’operazione. “Questa operazione dimostra il valore del coordinamento tra le forze dell’ordine nella nostra città”.