Fano, 12 giugno 2018 - Le attirava con l’idea di regalare loro dei giri della giostra gratis. A volte elargiva anche qualche banconota. In cambio otteneva foto hard e appuntamenti a sfondo sessuale con delle minorenni. Un ‘giro’ agevolato da una chat di gruppo nel quale sono cadute almeno tre ragazzine di 13 anni appena di Perugia che, alla fine, durante un interrogatorio, presente una psicoterapeuta e il pubblico ministero, hanno confermato gli abusi sessuali commessi dal giostraio G.P., 48 anni, originario di Fano ma di fatto domiciliato in una roulotte in giro per il centro Italia. In zona si faceva chiamare con il nomignolo di ‘Eros’.
L’indagine dei carabinieri prende le mosse nel modo più drammatico. E’ la scuola di una delle ragazzine ad accorgersi che una studentessa si è tagliuzzata le braccia, un gesto di autolesionismo per sfogare quel ‘male’ che covava dentro. La minorenne ha la forza di raccontare tutto ai genitori che presentano denuncia alla stazione carabinieri di Citerna (Perugia). Gli accertamenti scattano immediatamente e a fine aprile i militari della compagnia di Città di Castello eseguono una perquisizione a carico del giostraio. Dal telefonino spuntano fuori alcune fotografie delle ragazzine. Nei giorni successivi il pm sente in audizione protetta 4-5 minorenni del giretto dalla giostra. Tre, tutti tredicenni, confermano i retroscena di abusi che l’indagato spacciava come ‘normali’. Offriva giri gratis e quando le ragazze gli lasciavano in custodia il telefonino infilava quando 10, quando 20 euro. Poi in chat chiedeva fotografie e appuntamenti per molestarle. Per convincerle mostrava alle altre le foto dell’amica, così da convincerla che era ‘normale’, lo fanno anche le tue amiche. Il giostraio deve rispondere, oltre che di violenza sessuale su minori, di detenzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenni. Reati pesanti che, al termine delle indagini, hanno indotto la Procura a chiedere e ottenere dal gip l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I militari sono entrati in azione giovedì sera intorno alle 20 durante l’affollata sagra di Lama. Il giostraio è stato bloccato mentre si trovava al bar. Era ormai ‘stanziale’ in Altotevere e con la sua giostra, ora ‘abbandonata’, si spostava anche durante gli eventi di paese. Il timore degli inquirenti è che i casi di abusi su minorenni possano essere anche di più e aver coinvolto altre ragazzine della zona. Il giostraio risponde di violenza sessuale su minori, detenzione di materiale pedopornografico ed invio di immagini hard alle stesse ragazzine. Tre, almeno al momento, le minorenni vittime delle violenze sessuali del giostraio finito in manette.
e.p.