Fano (Pesaro e Urbino) 1 aprile 2016 - "Almeno restituiteci i documenti". Ieri mattina Giacomo Vitali ha lanciato un appello su Facebook ai ladri che gli erano entrati in camera da letto poco prima, svegliandolo e spaventandolo a morte. "Stanotte mi sono entrati i ladri in casa – ha scritto nel gruppo 'La mia Calcinelli' specificando che sta dietro il caffè Massimo -, mentre io e la mia fidanzata dormivamo. Hanno portato via solo la sua borsetta.. se magari avessero il buon senso di lasciarla da qualche parte (dato che dentro c'erano tutti i suoi documenti), mi fareste la cortesia di contattarmi?".
Nessuno l'ha trovata ma tra i commenti sotto c’è anche quello di un vicino che ha visto qualcosa. "Alle 3 mi son affacciato alla finestra perché ho sentito dei rumori ed un'auto scura che non sono riuscito ad identificare passava in via Napoli. L'unica cosa che sono riuscito a vedere è che aveva i fanali anteriori con le lampade modificate, luce azzurra. Mi è sembrato strano perché andava forte e ha imboccato il divieto nella via dopo casa tua. Poi ha fatto manovra ed è andata in fondo dove ci sono le fabbriche".
Ai carabinieri di Saltara che indagano sull'accaduto, però, non ha saputo dire di che auto si trattasse: "dalla finestra di casa vedi poco e poi io le auto le conosco.... Sembrava un'Alfa ma non posso dire che son sicuro. Un'auto media. Poi magari era anche di uno che non centrava niente, però lì ci passa chi ci abita, e chi ci abita sa che c'è il divieto e non imbocca la via".
E' ancora scossa Lucia Rinci, imprenditrice 27enne, nel raccontare di essersi trovata faccia faccia con i ladri. "Io dormo sempre nel buio più assoluto perché mi dà fastidio il minimo spiraglio di luce – racconta - per cui l'ho vista bene quella torcia accesa in camera. Ho aperto gli occhi ed ho urlato. Il mio fidanzato si è svegliato subito e li ha messi in fuga".
"Ho preso la mazza lì vicino e sono sceso giù per le scale – racconta Giacomo – ma lui era già fuggito. Mi ci è voluto un po' per collegare... l'emozione, l'adrenalina. Abbiamo chiamato i carabinieri. In un primo momento ci sembrava non avessero rubato nulla, poi ci siamo accorti che mancava la borsa di Lucia. Quando siamo rimasti nuovamente soli, per la paura non siamo riusciti più a chiudere occhio".
Erano circa le 3 quando una persona si è intrufolata nell'abitazione di via Napoli facendo il classico buco nell’infisso in legno della finestra della cucina. Da quel piccolo foro è passata la spranga con cui ha azionato la maniglia. Al piano di sotto non c'era nulla da rubare "i ladri avevano già fatto una visita in passato" dice Lucia.
In camera da letto, invece, c'era la borsa appoggiata sul comò, con all'interno una trentina di euro e i documenti. "Il cellulare fortunatamente non c'era – conclude Giacomo -. Però scoccia dover rifare tutti i documenti".