REDAZIONE FANO

Frati cappuccini ai saluti: "Proseguirò la loro opera"

Così il vescovo Andreozzi sull’addio dei religiosi al convento di San Paterniano "Nulla è stato ancora deciso". Busca (Psi): "Cancellata l’identità di Fano".

Così il vescovo Andreozzi sull’addio dei religiosi al convento di San Paterniano "Nulla è stato ancora deciso". Busca (Psi): "Cancellata l’identità di Fano".

Così il vescovo Andreozzi sull’addio dei religiosi al convento di San Paterniano "Nulla è stato ancora deciso". Busca (Psi): "Cancellata l’identità di Fano".

"Non è una questione finanziaria – dice il vescovo Andrea Andreozzi a proposito del possibile addio dei frati cappuccini al convento di San Paterniano –. Con l’Ordine dei cappuccini è iniziata da qualche settimana una riflessione sul futuro dei due conventi che hanno in provincia e nella diocesi, uno in città e l’altro a Fossombrone. I frati vivono in comunità, non come i preti. Sarebbe già oro zecchino se riuscissimo a mantenere un convento in vita, fosse anche quello di Fossombrone, perché l’Ordine sta valutando cosa tenere aperto. Di questi tempi sarebbe già un miracolo".

Per quanto riguarda il futuro di San Paterniano, la basilica dedicata al patrono della città, il vescovo continua: "Ci faremo carico di proseguire l’opera dei frati cappuccini sia sotto il profilo religioso, sia caritatevole. Con l’Ordine dei cappuccini ancora non c’è nulla nero su bianco". Va detto che i cappuccini hanno chiuso il convento di Cagli, una struttura che risaliva al Cinquecento. Getta acqua sul fuoco la guida della diocesi, ma c’è preoccupazione data anche la carenza di sacerdoti con cui fanno i conti altre chiese cittadine.

Uno di questi è Tiziano Busca del Psi, che dice: "San Paterniano non può e non deve chiudere. E’ l’identità di Fano che verrebbe cancellata in tutta la sua storia e tradizione. Le autorità religiose devono comprendere il valore e la storia dietro l’aspetto religioso". Quindi l’appello al sindaco e al vescovo affinché intervengano "presso l’ordine generalizio dei frati cappuccini perché per Fano sarebbe l’ennesima perdita di valori e la città non può permetterselo". Poi Busca si guarda indietro e pone una domanda al vecchio sindaco Massimo Seri: "Mi viene una domanda a cui non ci sarà certamente risposta: ma il sindaco Seri quale città amministratava, non sapeva che San Paterniano stava chiudendo?".

Sulla Casa del clero invece monsignor Andreozzi sta pensando al futuro e cioè come utilizzare quegli spazi "che non sono poi tanto grandi – dice –. E siccome c’era un sacerdote che aveva problemi e aveva bisogno di particolari cure abbiamo dovuto trasferirlo per assicurargli una migliore assistenza. A quel punto la struttura non era più sostenibile per cui abbiamo spostato i quattro preti già ospitati in un ambiente dove sono meglio seguiti. In questo momento – continua Andreozzi – non sappiamo come verrà utilizzata la Casa del clero anche perché ci sono ancora nelle stanze gli effetti personali dei sacerdoti che hanno lasciato la struttura. Sicuramente una delle prime cose che faremo è ristrutture gli ambienti".

Sulla situazione di San Paterniano e della mensa che potrebbe passare alla Caritas l’amministrazione comunale non prende posizione, compreso il sindaco Luca Serfilippi. Nessuno parla.

m.g.