
Una delle sedi della Link Campus university (archivio)
Per la Link Campus University non c’è due senza… quattro: un nuovo colpo di scena è arrivato ieri nella vicenda, quando l’ateneo privato ha indetto una riunione, prevista per martedì alle 12, in cui proporrà l’arrivo di altri due corsi di laurea, ovvero Fisioterapia e Osteopatia, che si aggiungerebbero a Medicina (Prevista a Fano e Ascoli) e Odontoiatria (a Macerata), corsi, questi, per i quali ha già ricevuto l’ok dalla Regione ed è in attesa del pronunciamento del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Le sedi? Sempre le stesse tre città (Fano, Macerata e Ascoli), anche se non è dato sapere se uno o entrambi i corsi verranno attivati in alcune o in tutte le sedi. Pare che alla riunione siano stati invitati i sindaci delle città coinvolte, sindacati, associazioni di categoria, ordini professionali e altri soggetti, per un totale di oltre 70 destinatari. Un incontro esplorativo funzionale alla successiva richiesta formale alla Regione.
Insomma, esattamente la copia di quanto già accaduto per l’attivazione dei corsi di Medicina e Odontoiatria. Il rettore dell’università di Urbino, Giorgio Calcagnini, da noi contattato, ha detto di aver appreso anche lui ieri la notizia, senza però rilasciare dichiarazioni in merito. Certamente una doccia gelata per gli atenei marchigiani, che proprio lo stesso martedì hanno in programma una riunione della conferenza dei rettori (la Crum, conferenza dei rettori delle università marchigiane), in seguito alla quale probabilmente faranno sentire la loro voce in modo corale, visto che Calcagnini ha detto che non si esprimerà fino a riunione avvenuta.
Ad ogni modo, anche se la strada per la Link Campus University appare ormai spianata in suolo marchigiano, tutto è possibile: dall’esito negativo dell’incontro esplorativo fino al diniego della Regione. L’unica cosa certa è che la Link si vuole allargare. Bisognerà capire fino a dove.
gio. vol.