TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Fischi al suono dell’inno di Mameli. Un 25 aprile tra memoria e proteste

Alcuni rappresentanti dei centri sociali hanno scelto di manifestare il proprio dissenso durante la deposizione della prima corona d’alloro in memoria dei partigiani caduti. Contestazioni anche nei momenti più solenni.

Alcuni rappresentanti dei centri sociali hanno scelto di manifestare il proprio dissenso durante la deposizione della prima corona d’alloro in memoria dei partigiani caduti. Contestazioni anche nei momenti più solenni.

Alcuni rappresentanti dei centri sociali hanno scelto di manifestare il proprio dissenso durante la deposizione della prima corona d’alloro in memoria dei partigiani caduti. Contestazioni anche nei momenti più solenni.

Fischi e fischietti si sono alzati mentre la banda cittadina suonava l’Inno di Mameli, aprendo ufficialmente le celebrazioni del 25 aprile a Fano. Sotto la residenza comunale, alcuni rappresentanti dei centri sociali hanno scelto di manifestare così il proprio dissenso, durante la deposizione della prima corona d’alloro in memoria dei partigiani caduti. E’ consuetudine, invece, il lancio di fumogeni rossi in via San Francesco in questa giornata. Ma quest’anno ha avuto conseguenze più tangibili: il denso fumo ha invaso infatti anche l’interno del supermercato Coal, costringendo i dipendenti a chiudere le porte per proteggere clienti e merci mentre cori e slogan antifascisti si susseguivano (da lì e lungo gran parte del percorso del corteo, dato che i centri sociali non arrivano mai al monumento dei caduti) criticando apertamente l’attuale governo per le politiche militari e il supporto ai conflitti in corso. Il dissenso però si è fatto sentire anche nei momenti più solenni della cerimonia, compresa l’inaugurazione della "Stele per la Pace" ai Giardini Biancaria Morelli.

L’opera, promossa dall’Anpi e realizzata dagli studenti del liceo Nolfi Apolloni, avrebbe dovuto essere uno spazio di raccoglimento e riflessione: invece, la voce al megafono, si è levata anche durante gli interventi della scuola e del partigiano 102enne Giacomo Serrani. "Celebrare il 25 aprile – ha dichiarato Marco Bavosi, consigliere delegato alla Pace, Memoria e Legalità – è un dovere morale, ma anche un impegno per il futuro. Perché la libertà non è mai scontata, ma va custodita e onorata ogni giorno". A guidare la cerimonia di inaugurazione della stele spiegando che l’opera richiama gli articoli 11 e 3 della Costituzione, anche il professor Giorgio Cassoni che ha raccontato il lavoro svolto dagli studenti, soffermandosi sull’impatto simbolico e artistico della composizione, che si ispira al film ‘Roma città aperta’ e al sacrificio di Teresa Gullace, figura simbolica della Resistenza femminile. "L’effetto di sfocatura rimanda al consunto e allo sfregiato – ha spiegato – e richiama il lungo viaggio della lotta per la libertà". Tra gli striscioni esposti lungo il corteo, ce n’era anche uno della lista civica "In Comune Fano", con il logo ben visibile e la scritta "25 aprile sempre", lo stesso slogan riportato in un post Facebook dal consigliere di minoranza Samuele Mascarin, già assessore alla Memoria: "Una bella e partecipata manifestazione, di oltre 400 persone, per festeggiare l’80° della Liberazione. Per dignità non per odio, come scriveva Piero Calamandrei". Il corteo si è snodato per le vie del centro in un’altalena di pioggia, ombrelli e sole cocente, quasi a rappresentare la doppia anima della giornata.

Tiziana Petrelli