Fiera, tra caldo e cordoli lo shopping arranca

Debutto fiacco tra i banchi sul lungomare. Poca gente, un uomo si denuda e altri inciampano sul muretto della ciclabile, subito smontato

Fiera, tra caldo e cordoli lo shopping arranca

Debutto fiacco tra i banchi sul lungomare. Poca gente, un uomo si denuda e altri inciampano sul muretto della ciclabile, subito smontato

di Tiziana Petrelli

Il caldo torrido rovina gli affari nel primo giorno della Fiera. E’ iniziata con una temperatura di 32 gradi all’ombra la tradizionale Fiera di San Bartolomeo che fino a domani animerà i due chilometri di lungomare che dall’ex anfiteatro Rastatt conducono a piazzale Simonetti al Lido. Il caldo deve aver dato anche un po’ alla testa a qualcuno, dato che intorno alle 15,30 all’angolo tra i viali Alighieri e Colombo, un uomo si è denudato, calandosi le braghe e facendo così scattare un allarme. Immediato l’arrivo degli agenti del commissariato che però dell’uomo non hanno trovato traccia, solo i racconti di alcuni testimoni sbigottiti.

Ma il caldo più insopportabile lo ha patito l’operaio dell’Avr spa, che a mezzogiorno con il sole allo zenit è stato chiamato dall’amministrazione comunale a rimuovere il cordolo giallo di protezione dalla pista ciclabile che protegge il curvone in via Nazario Sauro contro cui più di qualche persona nell’arco della mattinata era inciampato. "E’ presto per dirlo ma l’andamento sembra più lento - commenta Francesco La Notte, venditore di casalinghi -. Le somme le tireremo alla fine ma al momento abbiamo avuto tutti l’impressione che sia una fiera sottotono".

"Questa prima giornata non sta andando bene - conferma Emma Rossi, che ha un banco di cosmetici e profumeria -. Non è solo il caldo a scoraggiare la gente. La mia posizione ad esempio è buonissima e l’ombra arriva preso. Ma sento tanti lamentarsi di come è strutturata la fiera. Forse era meglio il vecchio percorso circolare, quando si andava di qua e di là". "Speriamo che dopo aver passato la giornata al mare, la gente cominci ad arrivare - aggiunge Monica Sellitri, tra i suoi dolciumi - perché fino ad ora sono state vendite molto lente". "L’andazzo è molto debole - conclude Oscardo Marzoli, venditore di scarpe - qui a Fano la gente va al mare e le cose vanno un po’ meglio la sera, quando esce per la passeggiata. Quindi speriamo bene. Il problema però è che il nostro settore è andato giù un po’ ovunque, ma qui di più. La Fiera così spezzata in due non piace a nessuno perché è troppo lunga e chi va al Lido non viene di qua e vice versa. In più erano meglio due giorni soli come tanti anni fa, piuttosto che tre come ora".

Questo tracciato criticato dagli ambulanti, però, rende più felici gli albergatori fanesi, che vedono finalmente liberi i loro passi carrabili e i commercianti della zona. "Se si ripete come lo scorso anno - commenta Gabriele Mazzucchelli del ristorante Da Peppe, al porto - a fine fiera saremo felicissimi perché così si lavora fortissimo. Anche se magari davanti al mio vicino si poteva evitare di mettere la bancarella, che gli occupa i tavoli".