Lunedì sarà un giorno speciale per la comunità ecclesiale fanese: ricorre infatti il 35° anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato emerito di Loreto, nunzio apostolico e quindi figura di rilievo della Chiesa romana. Per celebrare questa importante tappa della vita di un fanese doc e del suo servizio pastorale, la diocesi di Fano ha organizzato una grande festa. L’appuntamento a cui è invitata tutta la comunità locale è per la messa delle 11 del giorno dell’epifania, nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Fano, la parrocchia in cui monsignor Tonucci ha mosso i primi passi sul cammino della fede.
Anche il fratello don Paolo Maria ha ricevuto il dono della ‘chiamata’, trasformandola in vocazione missionaria in Brasile, dove ha vissuto dal 1965 al 1994: di due anni più grande del fratello, don Paolo Tonucci, fu tra i primi italiani a giungere in Brasile come prete diocesano diventando subito noto per il suo impegno per i poveri durante la dittatura militare di quel paese, periodo in cui le sue attività gli valsero l’etichetta di "persona non gradita" (si spense nell’ottobre 1994 nell’ospedale di Bologna).
Monsignor Giovanni Tonucci invece ha intrapreso una lunga carriera nel servizio diplomatico della Santa Sede (dal 1971) ricoprendo incarichi in diverse nazioni, tra cui Camerun, Regno Unito, Jugoslavia e Stati Uniti. Nato a Fano il 4 dicembre 1941 e ordinato sacerdote il 19 marzo 1966 (4 anni dopo il fratello), nel 1989 è stato nominato arcivescovo titolare di Torcello e nunzio apostolico in Bolivia, ricevendo l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Successivamente, ha servito come nunzio apostolico in Kenya (1996) e nei Paesi Scandinavi (Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia) dal 2004. Nel 2007 è stato nominato Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa. Ha ricoperto questi ruoli fino al suo ritiro nel 2017. Negli ultimi 20 anni è stato notevole anche il suo impegno nella traduzione dei testi sacri nella sua lingua natia, il dialetto fanese (ha pubblicato tre opere principali: "Él Vangel cum l’ha scrit San Mârc" 2007; "Le parâbul del Signurìn" 2011 e "La pasion de Gesù Crist cum è scrita ti quatre Vangel" 2019) opere che riflettono il suo desiderio di avvicinare la comunità locale ai testi sacri attraverso l’uso del vernacolo.
Al termine della celebrazione in duomo, il vescovo Andreozzi invita i partecipanti a un momento di incontro e fraternità con monsignor Tonucci presso l’episcopio. Sarà un’occasione preziosa per condividere ricordi, testimonianze e gratitudine per il cammino percorso in questi 35 anni.
Tiziana Petrelli